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Il metodo aerosoli

Sono chiamate aerosoli le sospensioni di particelle solide o liquide di un farmaco in aria o di un gas di inalazione. Sono tanto fini e minute fa sfuggire alla forza di gravità, tanto che restano sempre sospese e mai si posano. L’estrema piccolezza di queste particelle sospese è dell’ordine di grandezza di 1 micron (un millesimo di millimetro, cioè un milionesimo di metro!), per questo esse facilmente riescono a penetrare sino alle più sottili diramazioni periferiche dell’alberatura bronchiale entro il polmone, raggiungendo gli alveoli terminali polmonari (numerosissime e piccole concamerazioni, simili a fori di una spugna, sono gli elementi veramente respiranti del polmone).
L’inalazione di aerosoli entro le vie respiratorie (laringe, trachea, bronchi, polmoni), cioè il portare direttamente sulla parte malata il farmaco salutare si chiama aerosol-terapia.

La storia dell’aerosol

La nascita dell’aerosol è stata voluta dalla necessità. Le problematiche che avevano gli asmatici e i bronchitici cronici per assumere i medicinali in tutte le loro potenzialità hanno generato la ricerca di altre modalità per l’assunzione di tali farmaci che altrimenti non potevano apportare tutti i loro benefici. Quindi come far assumere certi medicinali a tali malati senza i metodi tradizionali? Con la nebulizzazione dei farmaci che sarebbero arrivati nell’organismo del paziente sotto forma di aerosoli. I primi risultati sono stati positivi perciò è stato divulgato l’uso di questo tipo di somministrazione, efficace anche per i bambini e per i comuni stati influenzali da sintomi caratteristici: naso chiuso, mal di gola, continua forte tosse. Per questo anche la gente ha ben accettato l’uso di tale apparecchio pur di guarire al più presto e riprendere la quotidianità in un migliore stato di salute.

La macchinetta più comune diffusa presso la maggior parte delle famiglie è quella che specificamene si chiama aerosol meccanico costituito da un’ampolla nebulizzatrice di vetro o di plastica (dentro la quale viene versato il farmaco che verrà nebulizzato), un compressore, alcuni tubi di connessione, una mascherina con cui respirare l’aerosol o un boccaglio.

L’aerosol-terapia

E’ un metodo di somministrazione di medicinali per le vie respiratorie, che rappresenta ormai un metodo indubbio rispetto agli altri e vecchi metodi con cui l’aerosol-terapia non deve essere confusa.

Con questo metodo di cura si fa aspirare al malato una “nebulizzazione medicamentosa”, ossia una sospensione finissima in aria (o gas: ad esempio, ossigeno) di aerosoli, le quali grazie alla loro estrema piccolezza, sono capaci di insinuarsi anche nelle ultime ramificazioni dei bronchi intrapolmonari, portando in modo diretto l’azione salutare del farmaco sino ai terminali alveoli polmonari (“fori di spugna dei polmoni”). Le sostanze medicamentosi più comunemente usate come aerosoli sono:

  1. bronco-dilatatrici
    adrenalina, efetonina ed efedrina, che rilassano la muscolatura circolare contratta dei bronchi nell’asma bronchiale, permettendo al malato di respirare più liberamente attraverso i bronchi in tal modo più dilatati;
  2. anti-microbiche ed anti-infiammatorie
    penicillina ed i sulfamidici nelle riniti, nelle adenoiditi, nelle laringiti, nelle bronchiti, nelle bronchiectasíe, nelle polmoniti, nelle bronco-polmoniti, negli ascessi polmonari; la streptomicina nelle forme tubercolari della laringe, trachea, grossi bronchi e altre simili;
  3. acque minerali
    ad esempio le sulfuree nelle bronchitiche sub-acute e croniche e nelle forme asmatiche.
  4. altre
    più specifiche per singole patologie e più recenti.

L’aerosol e i bambini

L’aerosol-terapia, ormai diffusissimo, offre un particolare interesse nelle malattie infantili su cui prima era difficile intervenire direttamente sulla zona malata in altri modi. In caso di affezioni respiratorie, ad esempio le laringiti e la pertosse, ci sono state parecchie e più semplici guarigioni con l’aerosol-terapia.

Oltre che nelle malattie dell’albero respiratorio, l’aerosol è utile anche nella terapia generali di altre affezioni, portando il farmaco medicamentoso, sempre frazionato in aerosoli, a contatto degli alveoli polmonari, attraverso la cui sottilissima parete viene poi assorbito nel sangue: in altre parole, l’aerosol-terapia si sostituisce, e spesso con vantaggio, alle iniezioni, immettendo al pari di queste il farmaco nel sangue, anche se per altra via (parete dell’alveolo polmonare).

E’ facile predire all’aerosol-terapia, anche se già tanto diffusa, un sempre più vasto campo d’azione, per gli indubbi vantaggi che la via d’introduzione alveolare del farmaco ha, in parecchi casi, di fronte a quella per ingestione o per iniezione sottocutanea, intramuscolare e perfino endovenosa. Sono inoltre da tener presenti l’estrema attività del medicamento frazionato in aerosoli, per cui esso agisce efficacemente e rapidamente anche a dosi infinitesimali; insieme alla grande semplicità di tecnica che non comporta alcun pericolo e può essere praticata agevolmente anche nel bimbo, perfino al lattante.

Acquisto e uso della macchinetta per aerosol

Esistono in commercio numerosi tipi di apparecchi per aerosol-terapia, grazie ai quali si può inalare la sospensione aerosolica del farmaco: i più moderni permettono di regolare facilmente l’intensità e l’uniformità dell’inalazione e di calcolare la durata di essa e la quantità del farmaco inalato in ogni seduta di aerosol-terapia.

Gli stessi malati possono facilmente far funzionare l’apparecchio, senza intervento del medico o dell’infermiere: per cui molti pazienti affetti da forme croniche come la bronchiectasíe, le bronchiti croniche, l’asma bronchiale, ecc., acquistano per conto proprio l’apparecchio per le loro inalazioni quotidiane.

Solitamente gli apparecchi per l’aerosol vengono suddivisi in due grandi categorie: i nebulizzatori ad aria compressa ed i nebulizzatori ad ossigeno compresso. Ultimamente si sono aggiunti i nebulizzatori ad ultrasuoni. Questi hanno il vantaggio di essere più silenziosi e veloci e anche di più piccole dimensioni, ma il problema è che gli aerosoli che emettono non sono particelle omogenee e sono anche più grandi. Inoltre tali particelle si vanno a depositare in una posizione più centrale dell’albero respiratorio, e non ovunque come sarebbe meglio.

Anche il prezzo pone la differenza tra i tradizionali aerosol e questi a ultrasuoni, questi ultimi sono molto più costosi.

Per quanto riguarda la confezione della macchinetta per aerosol bisogna avere l’accortezza di verificare che contenga un’ampolla di vetro o di materiale sintetico (inalterabile), che ci sia scritto che la potenza prodotta è superiore ad un’atmosfera, che il tempo di erogazione per una soluzione di 2/3 ml sia inferiore ai 10 minuti e che la produzione di particelle sia di diametro omogeneo, compreso tra 1 e 5 micron. Queste sono le caratteristiche basilari affinché l’aerosol sia utile per curare un raffreddore o un’influenza.

La norma prescrive che l’ammalato deve attenersi alla terapia indicata dal medico, seguendo per bene le dosi e i tempi di somministrazione prescritti. Più recentemente si sta utilizzando l’apparecchio dell’aerosol per particolari malattie respiratorie per il semplice fatto che rappresenta la terapia più rapida ed efficace, anche se il principio di funzionalità dell’aerosol si basa su tempi propri che non possono variare o essere adeguati a tutte le malattie.

Inoltre nelle indicazioni da seguire sono rilevanti quelle attribuite all’igiene che bisogna avere prima di utilizzare la macchinetta dell’aerosol. Bisogna prima lavarsi le mani con acqua corrente, poi bisogna appoggiare la macchinetta su un piano solido, seguendo le indicazioni scritte nel libretto d’istruzione interno, facendo attenzione ai vari collegamenti tra l’ampolla e il motore attraverso i tubi presenti. In ultimo si collega la spina di alimentazione nella più vicina presa elettrica e si può accendere.

Per procedere con la terapia bisogna inalare lentamente e con calma per il tempo prescritto e senza pause evitando che il farmaco vada a finire negli occhi, dato che molto spesso si tratta di farmaci cortisonici e anticolinergici. Il tempo dell’inalazione è mediamente di 8 e i 10 minuti, oltre i quali non si dovrebbe andare, salvo determinate indicazioni del medico.

Se si tratta di curare bambini, saranno i genitori o chi per loro ad eseguire l’aerosol-terapia. Pertanto bisogna sapere che mentre dormono, i bambini hanno un respiro per via nasale, perciò il naso diventa un ostacolo, si fa filtro che trattiene gli aerosoli che in tal modo non possono arrivare ai polmoni del bimbo. Mentre in età prescolare i bambini possono inalare aerosoli senza ostacoli, poiché il loro respiro non viene modificato né in frequenza né in profondità dall’iniezione dell’aerosol.

Al termine di ogni inalazione bisogna avere la buona abitudine di risciacquare la bocca utilizzando un collutorio, se il farmaco era di tipo cortisonico. Mentre per i bambini può essere usata una caramella da sciogliere in bocca lentamente affinché si deterga il cavo orale.

Per riporre l’apparecchio, invece, va smontato nelle sue parti collegate, va risciacquato con acqua calda (corrente) per togliere tutti i residui del farmaco affinché vengano eliminati quei microrganismi che altrimenti si contaminerebbero con la seduta successiva. Poi si procede con l’operazione di asciugatura per non far contaminare i residui microrganici con i germi. Quindi si può collegare l’ampolla vuota con il compressore e i tubi e riaccendere per qualche minuto finché si asciuga perfettamente. Ciò è importante per evitare di incorrere o favorire la formazione di infezioni batteriche.

Bisogna anche sapere aver cura dell’apparecchio per l’aerosol poiché è soggetto, dopo 5-6 somministrazioni, all’irrigidimento dei tubi che così perdono di elasticità perciò bisogna sostituirli. Oppure capita che il foro d’uscita per l’aria compressa si ostruisce, e lo si capisce dall’allungamento dei tempi per la nebulizzazione del farmaco. Per liberare il foro d’uscita, però, non bisogna utilizzare spilli o strumenti appuntiti perché potrebbero andare a cambiare il diametro del foro perdendo così le caratteristiche proprie delle particelle erogate. Inoltre bisogna saper riconoscere lo stato dei filtri d’aria che potrebbe cambiare dal loro caratteristico colore grigio chiaro o brillante bianco. Per ogni parte che andrà sostituita bisogna acquistarne una identica nuova affinché il nebulizzatore non perda le sue prestazioni ottimali. Quindi è consigliabile eseguire la sostituzione con dei pezzi originali.

Vantaggi per l’acquisto di una macchina aerosol

Dal primo gennaio 2008 è entrata in vigore la legge n. 296/2006, meglio conosciuta sotto il nome di scontrino parlante, ovvero un documento contabile che deve contenere determinati dati: la natura del farmaco, la natura del medicinale, il tipo di farmaco, il prezzo e la quantità dei prodotti acquistati, il codice fiscale dell’utente. Solo con questi requisisti il cittadino potrà usufruire della detrazione prevista per le spese mediche in sede di dichiarazione dei redditi. In queste agevolazioni fiscali rientra anche il costo sostenuto per l’acquisto di macchine per aerosol. L’agenzia delle Entrate, in riferimento all’obbligo di trascrizione del codice fiscale del contribuente sullo scontrino, ha garantito che non vi è violazione di privacy poiché il contribuente fornirà i suoi dati solo su sua esplicita volontà.

Link a siti web utili per approfondire l’aerosol

Informazioni sui farmaci
www.informazionisuifarmaci.it
Dettagli sui nuovi aerosol-spray

Medicinali inalatori
www.galenotech.org/inalatori.htm
Approfondimenti sui farmaci per inalatori-aerosol

Gatti & Co.
www.gattiandco.com
Informazioni sull’utilizzo dell’aerosol per animali

Dottor F. Bedendo
www.dottorbedendo.it
L’aerosol e i bambini

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