Alzheimer: un aiuto dalle vitamine
La demenza senile racchiude in sé una serie di patologie che negli ultimi anni sono più o meno all’ordine del giorno e studiate in maniera sempre più approfondita. Ciò è dovuto al fatto che la vita media della popolazione si sta notevolmente elevando e pertanto si rende necessario approfondire proprio quelle malattie che colpiscono in vecchiaia e fra queste l’ Alzheimer, una patologia invalidante che rende difficile sia la vita del paziente che quella dei care-giver che quotidianamente se ne prendono cura. Pur sapendo che non esiste un manuale-tipo che possa andar bene per tutti, in quanto va ricordato che ogni paziente è sempre un caso a parte, possiamo tuttavia dare alcuni consigli utili per affrontare al meglio la malattia.
In realtà ad oggi non esistono ancora terapie in grado di combattere la demenza senile (nelle sue diverse forme) e in particolar modo l’Alzheimer, comunque un aiuto per rallentare il decorso della malattia, ci può essere dato da particolari farmaci. Pertanto il primo passo, una volta individuati i sintomi è quello di rivolgersi ad uno specialista che potrà prescrivere la giusta terapia da seguire. Con ogni probabilità, verranno prescritti farmaci inibitori e tranquillanti per alleviare i sintomi tipici dell’Alzheimer, come ad esempio l’insonnia. Anche l’uso di vitamine è considerato un buon alleato per rallentare il decorso della malattia. Alcuni studi hanno dimostrato che utilizzare integratori a base di Vitamina E e C, almeno una volta a settimana, riduce il rischio di contrarre la malattia del 69%. Molto importanti inoltre sono anche il gruppo di Vitamine B, nella prevenzione e nel rallentamento della patologia. Ma aldilà delle cure farmacologiche, come è possibile per un paziente affrontare l’alzheimer? O meglio quali sono le condizioni ottimali affinché lo stesso possa stare meglio?
Le regole per gestire al meglio un malato di Alzheimer
Come affrontare l’Alzheimer? Seppur difficile da gestire, vi sono alcuni accorgimenti che i famigliari o chi si prende cura del malato possono attuare. Ad esempio:
1. L’ambiente di vita; la persona affetta da Alzheimer, ha bisogno di vivere in un ambiente rilassante e tranquillo, ma soprattutto sicuro per se stesso e per gli altri che convivono con lui.
2. La regolarità; questo è un aspetto fondamentale per il malato, ovvero rispettare gli orari dei pasti, delle attività che gli si propongono e delle persone che lo accudiscono. La confusione oppure i continui cambiamenti non facilitano la vita del soggetto affetto dalla patologia, ma lo destabilizzano ulteriormente.
3. Sentirsi utili; soprattutto nei primi stadi della malattia, quando ancora essa non è nella fase avanzata è bene che il paziente si senta ancora utile ed in grado di svolgere dei compiti. Affidargli per esempio piccole cose da fare, anche in casa, può farli sentire partecipi. Parliamo di semplici mansioni e compiti che stimolino la memoria.
4. Mai soli; è fondamentale non lasciare mai queste persone da sole in casa o in altro posto, dove potrebbero facilmente perdersi, uscire e non ricordare più la strada del rientro oppure mettersi in grave pericolo.
Un’ altra domanda ricorrente è come affrontare l’Alzheimer ma dal punto di vista dei familiari. E’ ovvio che occuparsi delle persone affette da Alzheimer non è affatto facile e spesso sono proprio i familiari a rischiare il “burn-out”. Tali malattie poi sono lunghe e possono durare anche molto tempo, purtroppo peggiorando. Pertanto è importante che chi si prende cura del malato sia a conoscenza delle conseguenze della patologia e che sia pronto ad adeguarsi alla nuova situazione. Molto cambia nella vita del malato di Alzheimer, soprattutto il modo di comunicare; un suggerimento utile è quello di passare dalle parole alle carezze, ovvero stabilire con lui nuove forme di comunicazione che, lo stesso sia in grado di recepire senza traumi o difficoltà.