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Il termine “celiachia” deriva dal greco e significa ventre. E’ una malattia autoimmune capace di colpire una parte di tessuti sani all’interno del nostro organismo. Si può definire meglio come un’intolleranza alimentare, che si scatena quando vengono ingeriti alimenti contenenti una particolare sostanza: il glutine. Chi soffre di celiachia, ha un sistema immunitario capace di produrre anticorpi contro determinate proteine. Gli anticorpi provocano una reazione negativa verso alcune proteine. La parte più a rischio è la mucosa dell’intestino, ma può riguardare anche altri parti del corpo, come il fegato, i denti, il pancreas.

Quali sono le cause della celiachia

Nonostante diverse ricerche effettuate da parte di esperti in materia, non si conoscono tutt’oggi le cause che provocano la celiachia. Si sa solo che si tratta quasi sempre di una malattia ereditaria. Per quanto riguarda il bambino, l’intolleranza al glutine, avviene entro il primo anno di vita, mentre nell’adulto può manifestarsi a seguito di un trauma, come può essere un danno fisico, un forte stress, la maternità o ancora operazioni chirurgiche.

Si manifesta nell’infanzia ed è per questo che è molto importante introdurre alimenti contenenti il glutine, (come la pastina), solo dopo il 6° mese e comunque seguendo le indicazioni del pediatra. Si tratta quindi di un’intolleranza alimentare, come abbiamo già detto, o se vogliamo di una malattia, di cui comunque si è predisposti e che trova conferma se un neonato prima dei 6 mesi viene alimentato con cibi ricchi di glutine.

Quando allarmarsi per il rischio celiachia

La celiachia è quasi sempre ereditaria. Tuttavia, vi sono delle circostanze per le quali è utile prendere provvedimenti, andare a fondo, non lasciare nulla di intentato, e rivolgersi quindi al medico o al pediatra. Per quanto riguarda il bambino, quando si comincia con lo svezzamento, il medico dei piccoli, raccomanda di far passare almeno 4 giorni, prima di introdurre un alimento nuovo.

Questo perchè, con l’introduzione di un particolare cibo, di un gusto nuovo, il bimbo può avere dei disturbi, delle reazioni allergiche. Ecco perchè è utile, non sottovalutare comportamenti “fisici” del bimbo, come la diarrea o il vomito o ancora l’impossibilità o comunque la difficoltà nel compiere gesti deambulatori, con braccia e gambe. Un altro segnale importante può essere rappresentato dalla perdita di peso. Insomma, tanti piccoli campanelli d’allarme per il quale deve essere informato, quanto prima, il pediatra. In ogni caso, la celiachia si può manifestare, solo se il piccolo si alimenta con pappe a base di glutine, altrimenti non è possibile sapere se è intollerante a questo disturbo.

Per quanto riguarda l’adulto, la celiachia può manifestarsi con disturbi vari, quali i crampi, i dolori alle ossa, i formicolii e persino disturbi psichici, solo per citare i più diffusi. Chi soffre di celiachia, può anche vedersi alterata la funzione della tiroide, soffrire di reumatismi o avere a che fare con il diabete. Può capitare però che una persona, e parliamo sempre di adulti, non manifesti nessun segnale, tale da allarmarsi, e in questo caso la celiachia viene diagnostica tramite esami effettuati perchè altri componenti della famiglia soffrono di questa intolleranza.

Cosa fare in caso di intolleranza al glutine

Se tramite accurati esami ed approfondimenti, il pediatra giunge alla conclusione che il bambino è affetto da celiachia, occorre prendere subito dei provvedimenti. La prima cosa da fare è sicuramente eliminare dalla dieta del bimbo, tutti gli alimenti a base di glutine e procurarsi cibi privi di questa sostanza. Solo con questo primo accorgimento, dopo un paio di settimane, i tessuti dell’intestino si rigenereranno. E’ opportuno comunque un’integrazione di ferro, magari sottoforma di gocce, se il bimbo è molto piccolo. Importanti in ogni caso, sono anche i cibi ricchi di ferro, come la carne. La frutta e la verdura, vanno consumati preferibilmente freschi, oltre alle pappe ricchi di mais, riso e tapioca, ma anche soia e patate.

Tutti questi alimenti, sono privi di glutine e per questo, sono indicati nella dieta del neonato a inizio svezzamento. Gli omegeneizzati inoltre, sono quasi tutti privi di glutine e sono riconoscibili dal marchio con la dicitura “non contiene glutine”. Un occhio particolare ai biscotti prima infanzia, che anche se rivolti ai neonati, possono contenere glutine. Se a soffrire di celiachia è un adulto, occorre muoversi come per il bimbo. Un appuntamento con il medico di base che vi farà fare tutti gli accertamenti per giungere alla certezza.

Gli esami preventivi per scoprire la celiachia

Per scoprire o per accertarsi se si è intolleranti al glutine, il pediatra o il medico di base per gli adulti, può prescrivere determinati esami. Il primo è sicuramente rappresentato dal prelievo del sangue, al fine di ricercare anticorpi contro determinati fattori come la transglutaminasi e l’endomisio (costituenti dell’organismo) o la gliadina. Se il risultato dell’esame del sangue è positivo, ovvero, sono stati trovati gli anticorpi sopra citati, si proseguirà con una biopsia intestinale. La biopsia serve a confermare che si tratta effettivamente di celiachia. Questo particolare esame si esegue con un sondino, che infilato all’interno della bocca, ha la funzione di prelevare una piccolissima parte di mucosa dell’intestino.

Il frammento prelevato, sarà valutato con particolare attenzione, si studieranno tutte le caratteristiche presenti, in particolare si dovrà accertare la presenza di eventuali villi, o al contrario la distruzione degli stessi. Questa procedura è molto importante per stabilire la presenza o meno di celiachia in un individuo in quanto non bisogna confondere una semplice intolleranza alimentare con la vera e propria celiachia. Può capitare infatti che un’intolleranza sia provata da un’infezione intestinale del momento; una volta guarita l’infezione, nella maggior parte dei casi, scompare anche l’intolleranza momentanea.

Cibi con glutine e senza glutine

Chi è affetto da celiachia, deve modificare il proprio stile di vita, eliminando alcuni alimenti e aggiungendone altri. Vediamo di seguito una serie di cibi, con e senza glutine, divisi per appartenenza.

NO – Cibi con glutine

Sono tanti i cibi contenenti il glutine, che devono essere eliminati dalla dieta dei celiaci.
Ecco alcuni esempi:

  • cereali
    Nella famiglia dei cereali sono vietati: farro, avena, segale, orzo, paste ripiene, gnocchi, panzerotti, focaccia, pizza, crakers, fette biscottate, salatini, couscous.
  • carne e pesce
    Per quanto riguarda la carne e il pesce, sono da eliminare le fritture di pesce e di carne (anche impanata), le polpette, salse varie e surimi.
  • verdure e legumi
    Nella fascia delle verdure e dei legumi, vietati i minestroni e le zuppe con cereali proibiti, oltre alle verdure impanate.
  • latte e derivati
    Per gli alimenti facenti parte del latte e dei suoi derivati, sono da evitare gli yogurt a base di malto e cereali, i piatti pronti preparati con farine vietate.
  • frutta
    Per la frutta, niente fichi secchi e in generale la frutta di sé disidratata.
  • bevande
    Da evitare anche alcune bevande: caffè solubile e suoi derivati, bevande all’avena, vodka e perfino la birra.
  • grassi
    Per i grassi, niente besciamella e lievito madre, mentre per i dolci, niente torte e biscotti preparati con farine vietate.

SI – Cibi privi di glutine

Gli alimenti privi di glutine sono quelli che rientrano tra i cibi permessi per chi soffre di celiachia:

  • cereali
    Via libera tra i cereali, al riso, al miglio, alla fecola, alla tapioca, al mais.
  • carne e pesce
    Per quanto riguarda la carne e il pesce, potete consumare uova, prosciutto crudo e salumi.
  • verdure e legumi
    Nella fascia delle verdure e dei legumi, sono quasi tutti ammessi, se privi di additivi e aromi.
  • frutta
    Per la frutta, meglio fresca e praticamente tutta, compresa quella sciroppata.
  • bevande
    Via libera ad alcune bevande: caffè, bevande gassate, succhi di frutta.
  • grassi
    Per i grassi, potete consumare tranquillamente burro, lievito di birra, pappa reale, pomodori.

Link a siti web utili per approfondire l’argomento della celiachia

Dica 33

http://www.dica33.it/argomenti/nutrizione/celiaco/celiaco4.asp

Sito di informazione medica di base utile per approfondire meglio cos’è il glutine Ecplanet

http://www.ecplanet.com/canale/salute-7/medicina-53/0/0/34165/it/ecplanet.rxdf

Altre informazioni su come scoprire l’intolleranza al glutine
Mamma e papà

http://www.mammaepapa.it/salute/pag.asp?nfile=pr_glutine

Un sito con interessanti approfondimenti sulla celiachia nel neonato
Ministero della Salute

http://www.ministerosalute.it/dettaglio/pdPrimoPiano.jsp?id=308&sub=5&lang=it

Un area specifica del sito del Ministero è dedicata alla celiachia nell’adulto

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RedazioneRedazione30 Novembre 2007

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