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L’importanza del ferro in gravidanza: cosa succede se manca?

Per prima cosa cerchiamo di capire quanto è importante il ferro per il nostro organismo ed in particolare in gravidanza. Il ferro è un minerale fondamentale  al buon funzionamento del nostro corpo, in quanto è l’unico elemento in grado di formare l’emoglobina ovvero a trasportare l’ossigeno del sangue. Purtroppo il nostro organismo non è capace di produrre “ferro” ma solo di immagazzinarlo; pertanto è necessario integrare il ferro nella nostra alimentazione quotidiana oppure attraverso degli integratori.

Ma se è tanto importante per tutti, figuratevi quanto lo sia durante la gravidanza. Infatti, durante la gestazione una donna necessita di circa 1000 mg di ferro di cui 800 mg destinati al bambino e all’aumento del sangue in circolo. Quello che non viene utilizzato, si perde.

Purtroppo la mancanza di ferro in gravidanza è una patologia alquanto comune nelle donne incinte, che ha come principale conseguenza l’anemia. Ma è una patologia grave? E quanto incide sul bambino? Adiamo a scoprire le conseguenze della mancanza di ferro in gravidanza.

Mancanza di ferro: arriva l’anemia

Come anticipato, il ferro ha il compito di trasportare l’ossigeno, ma quando vi è carenza di questo minerale, allora tale trasporto è reso meno efficiente e pertanto i tessuti soffrono di mancanza di ossigeno. Ciò comporta la presenza di anemia, che può essere un’anemia leggera ma anche di una forma più grave. Ogni donna incinta sa bene, che una leggera anemia in gravidanza è del tutto normale: essa comporta normalmente un senso di debolezza e di stanchezza per la neo mamma, ma è lo stesso organismo a rispondere a questo lieve malessere riuscendo ad assorbire da sé la mancanza di ferro in gravidanza. Tuttavia durante la gestazione, la carenza di ferro può essere generata da diversi fattori, fra cui l’aumento del volume del sangue ed ovviamente la presenza del feto. Inoltre il sangue è costretto a raddoppiare il suo lavoro e pertanto il corpo della neo mamma, resta senza risorse di ferro, che generalmente si esauriscono entro i primi due trimestri.

Prevenire la mancanza di ferro: la giusta alimentazione

Ma come fare per prevenire la mancanza di ferro in gravidanza? Sicuramente il primo aiuto viene offerto dall’alimentazione che deve essere bilanciata e ricca di alimenti necessari sia alla donna che al feto.  Fra questi abbiamo, carne bianca, pesce azzurro, ortaggi (lenticchie, spinaci, piselli) e cereali integrali.

Ma è altrettanto importante introdurre cibi che permettono anche una migliore assimilazione del ferro, fra cui alimenti ricchi di vitamina C, come gli agrumi. Una particolare attenzione va fatta per le interiora di animali (fegato, reni) che seppur ricchi di ferro sono controindicati in gravidanza, per il rischio di trasmettere sostanze nocive.

Ed inoltre, è da evitare l’assunzione di tè, in concomitanza con gli alimenti ricchi di ferro, in quanto il tannino contenuto nel tè impedisce l’assimilazione del ferro stesso.

Infine se, nonostante gli accorgimenti alimentari, la mancanza di ferro in gravidanza è ancora evidente, allora sarebbe il caso di assumere un integratore, ma per la sua assunzione è opportuno che vi sia la richiesta del ginecologo che tiene in cura la donna. In alcuni casi (se la mancanza di ferro è severa) e soprattutto verso la fine del terzo trimestre, quando la data del parto è imminente, il ginecologo può prescrivere alla donna delle trasfusioni di sangue per prevenire problemi e per aiutare la neo mamma ad affrontare al meglio il travaglio e lo stesso parto.

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