La sordità è un problema in costante crescita; non sentire bene significa compromettere la qualità della propria vita, e per questo è importante superare i tabù e trovare soluzioni adatte ad ogni problema. Gli italiani che soffrono di problemi di udito sono circa il 12% della popolazione totale, cioè una persona su tre dopo i cinquant’anni e due su tre oltre i settantacinque.
Perché si perde l’udito
I medici prevedono che nei prossimi anni i dati sopra citati cresceranno e si stima che una persona su tre sarà interessata dal fenomeno. Le cause di un aumento così significativo di casi di ipoacusia (deficit dell’udito) sono da ricercare in due ambiti: da una parte le persone anziane sono sempre più in aumento e la vecchiaia è sicuramente uno dei fattori che incide maggiormente sulla comparsa del fenomeno; dall’altra parte un ruolo importante è giocato dall’inquinamento acustico, a cui tutti sono esposti nella società odierna, fatta di strade trafficate e luoghi di lavoro e di socializzazione super affollati.
Le cause più frequenti della sordità
I motivi che portano ad un disturbo dell’udito possono essere molti, ma ce ne sono una decina che sono più frequenti rispetto ad altri.
- Cause genetiche
nel caso di familiari con deficit uditivi, il neonato entro i sei mesi deve sottoporsi ai test di controllo audiologico. - Rischi in gravidanza e nel parto
come sofferenze fetali o difficoltà durante il parto e nascite premature. È necessario che la donna durante la gravidanza eviti fumo, alcol e droghe. - Inquinamento acustico
bisognerebbe limitare il volume di radio e tv; nel caso di lavori particolari, indossare le protesi uditive. - Uso di farmaci otossici
cioè medicinali che creano lesioni uditive ad ogni età. Un esempio sono alcuni antibiotici e antinfiammatori. - Infezioni virali
come meningiti, parotiti, morbillo e varicella. In questo caso in seguito a una malattia infettiva all’insorgere del disturbo, bisogna effettuare un controllo. - Otiti ripetute e trascurate
nel caso di otiti non bisognerebbe mai sottovalutare il problema. - Malattie generiche
quali diabete, ipotiroidismo e ipertiroidismo, ipertensione, deficit renali etc, possono esser un rischio per l’udito. - L’otosclerosi (malattia progressiva)
la malattia del labirinto e alcuni tumori del nervo acustico inizialmente si esternano con disturbi dell’udito. - Traumi cranici
e fratture cerebrali possono essere rischiose per l’udito. - L’invecchiamento
causa una degenerazione del sistema uditivo che può essere però prevenuto con l’uso di antiossidanti e controlli periodici.
Livelli di ipoacusia (o sordità)
Il deficit uditivo si può ordinare in 4 livelli principali:
- sordità
il deficit non consente di imparare la propria lingua se il disturbo è sopraggiunto in età preverbale, oppure se si è manifestato più avanti, non permette di partecipare alle normali attività. Questo disturbo è superiore agli 85 decibel - ipoacusia profonda
molto simile alla sordità ma la perdita uditiva varia tra i 65 e gli 85 decibel - ipoacusie medie e lievi
sono caratterizzate da una riduzione della soglia uditiva tra i 40 e 65 decibel; se il disturbo viene diagnosticato precocemente non si hanno ripercussioni sul linguaggio - ipoacusia lieve
il disturbo non consente di udire suoni o rumori deboli ed è caratterizzato da un abbassamento della soglia uditiva tra i 20 e 40 decibel.
Sintomi dei disturbi uditivi
Ci sono dei segnali che aiutano le persone a capire se hanno un problema di sordità.
I sintomi principali sono:
- chiedere di continuo alle persone di ripetere le cose
- gli altri ci riferiscono che forse non sentiamo bene
- sempre più spesso si alza il volume di radio e tv, e ci viene puntualizzato da chi ci circonda
- non si comprende la conversazione se ci sono rumori di sottofondo
- non si riesce a seguire un dialogo di gruppo
- si ha difficoltà a capire la direzione di provenienza dei suoni.
Gli esami uditivi
A differenza della maggior parte degli esami medici, i test che misurano le capacità uditive sono relativamente veloci e indolori. Solitamente l’audiologo o lo specialista in apparecchi acustici esegue alcuni test (che richiedono meno di un’ora) presso il proprio studio. Gli esami, molto semplici sono 3 o 4 tra cui:
- otoscopia
cioè l’osservazione della parte interna dell’orecchio attraverso uno strumento illuminato - audiogramma
il controllo dei suoni da cui si ricava una mappatura o rappresentazione grafica delle capacità uditive - timpanogramma
ovvero la misurazione della pressione dell’orecchio interno e la valutazione della mobilità del timpano.
In base ai risultati lo specialista è in grado di valutare accuratamente la capacità uditiva e informare il paziente sui vari trattamenti possibili, che nella maggior parte dei casi sono rappresentati dall’uso degli apparecchi acustici.
Le conseguenze della sordità
I problemi uditivi compromettono la qualità della vita delle persone che ne sono affette, coinvolgendo aspetti psicologici, emotivi e di autostima. Quando non si sente bene la prima reazione è di isolarsi e allontanarsi dalle situazioni e relazioni sociali, per paura e vergogna. Nelle persone che soffrono di ipoacusia il cervello non riceve più gli stimoli necessari e va incontro all’atrofia cerebrale. In questo modo sì perdono delle abilità neurologiche che non si recuperano più. Per cercare di rallentare l’inarrestabile processo degenerativo causato dall’età e da altre cause è fondamentale mantenere in costante allenamento il cervello nel meccanismo di decifrazione dei segnali acustici.
Ammettere i problemi di udito
Pur essendo un disturbo importante, con conseguenze che toccano la qualità della vita, la sfera psicologica e di relazione, solo il 10 % di chi ha problemi di udito ricorre all’uso degli apparecchi acustici, a differenza del 30% della media Europea. Ultime ricerche hanno anche messo in evidenza il dato significativo che solitamente intercorrono mediamente 7 anni tra l’insorgere del problema e il momento in cui la persona si decide a fare qualcosa. Se si intervenisse tempestivamente, molti disagi dovuti all’aggravarsi della patologia, sarebbero compensati.
Solitamente alla base dell’ostilità delle persone a rivolgersi a uno specialista dell’udito, c’è l’idea negativa della sordità; i disturbi dell’udito vengono percepiti con un senso di vergogna e quindi come qualcosa da nascondere. Per questo motivo molte persone non indossano gli apparecchi acustici, nonostante possano risolvere molti problemi. L’ipoacusia è percepita come un vero handicap, in maniera diversa rispetto alla cecità. Solitamente la prima reazione quando si manifestano problemi di salute, è il rifiuto. Le persone tendono a nascondersi dietro la scusa che la perdita di udito non è poi così grave da richiedere una cura.
Più attenzione ai problemi di udito
In Italia c’è molta disattenzione nei confronti del problema della sordità e mancano le politiche sanitarie su questo argomento. Ci vorrebbe un intervento precoce di sensibilizzazione e informazione, di fondamentale importanza. Sentire bene è un problema di sicurezza, anche stradale. Per questo motivo il Ministero della salute, ha proposto l’esame audiometrico a coloro che devono rinnovare la patente e hanno superato i cinquant’anni. Questo consente alle persone di venire a conoscenza dei problemi e dei rischi connessi alla sordità.
Le protesi acustiche
Nel 1800 il signor Rein creò il primo strumento, considerato indispensabile per la cura dei disturbi uditivi. Ad oggi gli apparecchi acustici sono numerosi e hanno caratteristiche, stili e colori vari. Più nel dettaglio un dispositivo acustico è un apparecchio elettronico a batteria che amplifica i suoni affinché vengano percepiti in maniera confortevole da coloro che hanno disturbi di udito. L’apparecchio è composto da un microfono, un amplificatore e un ricevitore. Per ovviare al problema estetico sono stati creati protesi acustiche di design, con caratteristiche tecnologiche tali da poter entrare nella vita di tutti i giorni senza essere considerato un apparecchio ma solo qualcosa che migliora la qualità della vita. L’importante è scegliere il congegno più adatto insieme al medico.
Link a siti web utili per approfondire la problematica della sordità e dei disturbi uditivi
Airs Associazione Italiana Ricerca Sordità
Portale dell’Associazione onlus impegnata per la ricerca e l’approfondimento del problema della sordità e dei disturbi uditivi.
Protesi acustiche
www.protesiacustiche.com
sito che offre informazioni su tutti i tipi di sordità e illustra l’ampia gamma di protesi acustiche.
Sordità on line
www.centrosordita.it
portale dell’azienda che produce strumenti audiometrici per specialisti. Presenta i servizi e i centri di cura presenti sul territorio nazionale.
Amplifon
www.amplifon.it
sito internet della più grande organizzazione mondiale al servizio dell’udito. È possibile trovare gli indirizzi dei centri amplifon più vicini.
Ho letto la Vostra pagina ma, secondo me, manca la cosa piu’ importante e cioe’ (visti i prezzi decisamente alti) una comparazione dei costi delle diverse protesi con l’indicazione di quelle piu’ efficienti a minor prezzo. Altrimenti, si rischia di non sapere da chi andare (e i centri pubblicizzati sono un’infinita’) e di spendere grosse cifre magari sbagliando.
Grazie per una risposta.
Sulle pagine internet ,vengono pubblicizzati i vari centri specializzati per la sordità,ma tuttavia non viene indicato il centro efficiente a minor prezzo ( mi chiedono 5000 euro per una protesi bilaterale).Perchè tutte queste categorie sono protette? Io sono un modesto operaio…..è possibile che questi apparecchietti digitali abbiano prezzi così alti?
Per Salvatore. Noi abbiamo inserito solo una breve e parziale selezione dei link che si occupano di questo settore. In futuro produrremo una inchiesta sul tema e a quel punto faremo anche una ampia selezione dei vari centri.
concordo con il sig.Salvatore,i prezzi sono altissimi,non è un lusso..ma una necessità!!!non si può fare qualcosa per renderle più accessibili ai comuni mortali!?