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I trattamenti di medicina estetica per migliorare l’aspetto del viso consistono principalmente in:

Depilazione definitiva

Il problema della peluria in eccesso sul viso affligge talvolta le donne e può accentuarsi con l’età e con gli squilibri ormonali legati all’entrata in menopausa. Tale inestetismo può essere combattuto dalla medicina estetica in modo efficiente mediante l’utilizzo di dispositivi basati sul laser e sulla luce pulsata (o superimpulsata).

La grande quantità di energia emessa da questi strumenti è in grado di distruggere in modo selettivo il follicolo pilifero, agendo in modo efficace e localizzato e minimizzando i rischi di danneggiamento dei tessuti cutanei circostanti. Questo potente flash luminoso, giungendo sul bersaglio, si trasforma in calore e permette eliminazioni rapide ed indolori.

La velocità dell’intervento di medicina estetica si traduce non solo in un vantaggio in termini di tempo, ma anche di costi, riducendo il numero totale delle applicazioni necessarie.

Modellamento

Con questo tipo di trattamento di medicina estetica si può migliorare la forma di parti del viso come labbra (cheiloplastica), mento (mentoplastica), zigomi (zigomoplastica), contorno occhi (le classiche ‘zampe di gallina’), solchi nasolabiali e contorno labbra (rughe peribuccali perpendicolari alle labbra).

Le diverse tecniche sono basate su filler, sostanze che vengono iniettate al di sotto della pelle allo scopo di riempire dei “vuoti” o aumentarne la turgidità o il volume. L’iniezione, che avviene mediante un ago molto sottile, può essere localizzata nel derma o nel tessuto sottocutaneo, e non richiede alcuna anestesia.

I trattamenti con filler si dividono in

  • transitori
  • semitransitori
  • permanenti

Mentre l’effetto dei primi dopo qualche tempo inizia a scomparire, i trattamenti permanenti possono potenzialmente durare per tutta la vita ed i semitransitori si collocano in una posizione intermedia.

Fra la sostanze utilizzate dalla medicina estetica come filler transitori troviamo l’acido ialuronico, un glicosaminoglicano prodotto naturalmente dalle cellule animali, e il collagene, la principale proteina che costituisce il tessuto connettivo negli animali.

Per quanto riguarda i filler permanenti, quelle maggiormente diffuse sono polisilossano (siliconi), idrossiapatite, acido polilattico e polialchilimmide, mentre fra i semipermanenti troviamo gel di collagene, gel di acido ialuronico e polimetilmetacrilato.

Per escludere eventuali allergie al collagene, il paziente viene sempre sottoposto ad un test prima di utilizzare prodotti a base di questa sostanza.

Ringiovanimento

Le tecniche di medicina estetica per il ringiovanimento del viso sono basate soprattutto sull’utilizzo della tossina botulinica, meglio conosciuta come botulino, e dei suoi principali derivati dei quali il Vistabex, la versione italiana del Botox utilizzato negli Stati Uniti, è probabilmente il più famoso. L’impiego di questi prodotti consente di ridurre le rughe presenti sul viso dal momento attraverso un’azione di bloccaggio del cedimento cutaneo.

Se correttamente eseguite, le tecniche di medicina estetica basate sul botulino non lasciano alcun livido o arrossamento sulla pelle; non è necessario il ricovero né l’anestesia, e il tutto si svolge secondo la modalità del day hospital. Per ottenere un migliore effetto finale, talvolta al botulino viene associato anche un peeling che consente di rimuovere lo strato cheratinoso superficiale permettendo così alla pelle di “respirare” e rinnovarsi.

Peeling

Il peeling è un trattamento dermoestetico studiato dalla medicina estetica che si basa sull’esfoliazione dello strato più superficiale della pelle. Per ottenere il ringiovanimento della pelle e stimolare la produzione di nuove cellule vengono infatti impiegate sostanze esfolianti di natura chimica che irritano e danneggiano la pelle in modo controllato e selettivo. Fra le sostanze più comunemente impiegate troviamo acido glicolico, soluzione di Jessner, acido tricloracetico e acido piruvico.

Questi prodotti vengono applicati sulla pelle del viso per un tempo variabile in funzione del risultato finale che si vuole ottenere; in seguito alla loro rimozione, la pelle per qualche tempo può rimanere sensibile e arrossata. Tali effetti, del tutto sopportabili, svaniscono entro pochi giorni e l’unica raccomandazione per chi si è sottoposto al peeling chimico è quella di proteggere la propria pelle, nei primi tempi, con filtri solari totali.

Con il peeling la medicina estetica permette anche di eliminare inestetismi come, ad esempio, macchie cutanee dovute ad iperpigmentazione, fotoinvecchiamento causato dall’eccessiva esposizione ai raggi solari, cheratosi, punti neri, acne o iperseborrea.

Trapianto di capelli

Un’altra tipologia di intervento di medicina estetica è rappresentata dal trapianto di capelli, che può avvenire sia utilizzando materiale biologico “vivo” prelevato direttamente dal soggetto (il cosiddetto “autotrapianto di capelli”) che con l’impiego di capelli sintetici e quindi non vitali.

Con l’autotrapianto di capelli si effettua il prelievo di bulbi piliferi vitali dalla nuca del paziente, dove la capigliatura è sempre più folta. Questi bulbi sono inoltre resistenti alle sostanze ormonali che, in altre zone della teste (tipicamente, la sommità del cranio), causano la caduta dei capelli.

I bulbi vengono trapiantati nelle zone da trattare e, trattandosi di capelli vivi, la crescita sarà naturale così come il risultato finale. I capelli così impiantati possono essere trattati in modo del tutto normale e senza precauzioni di sorta, lavandoli, asciugandoli e sottoponendoli a tagli, colorazioni o messe in piega come si farebbe normalmente.

Le cose sono molto diverse quando ad essere trapiantati non sono capelli vivi e vitali, ma sintetici. Questa tecnica si rende necessaria ad esempio quando il donatore non dispone di sufficienti capelli da asportare per effettuare un trapianto in altre zone della testa.

Dal momento che si utilizza del materiale artificiale, questo tipo di trapianto potenzialmente può dare dei problemi di rigetto ed inoltre i capelli impiantati vanno incontro alla naturale usura causata dal tempo. Per questo motivo sono necessari interventi periodici finalizzati al riempimento dei vuoti che si vanno inevitabilmente a creare o alla sostituzione dei capelli la cui estetica va compromettendosi.

Rigenerazione con fattori di crescita piastrinici (PRP)

Questo trattamento di medicina estetica è indicato per il trattamento dei sintomi dell’invecchiamento cutaneo e sfrutta le piastrine, corpuscoli che nell’organismo sono responsabili dei processi di riparazione delle lesioni. Le piastrine producono, all’interno di particolari strutture, sostanze dall’azione rigenerante dette fattori di crescita piastrinici. Queste sostanze vengono isolate direttamente dalle piastrine del paziente mediante un semplice prelievo di sangue.

Il plasma contenente le piastrine viene separato dal sangue ed addizionato di principi attivi ad azione stimolante, ed immediatamente iniettato a livello cutaneo. Questo composto successivamente indurrà la rigenerazione dei tessuti ed il miglioramento dell’aspetto cutaneo, grazie alla formazione di nuove strutture del derma.

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