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La parola “mesoterapia” deriva da due termini presi in prestito dal greco antico: mesos e therapeia che, rispettivamente, significano “in mezzo” e “trattamento medico”. In particolare “meso” è riferito al mesoderma, lo strato di tessuto connettivo sottocutaneo nel quale viene indirizzato il trattamento. La tecnica mesoterapica non prevede interventi di tipo chirurgico, perciò viene considerata nell’ambito della medicina estetica. Il trattamento prevede l’iniezione di sostanze farmaceutiche o omeopatiche, contenenti ad esempio estratti vegetali, principi attivi o vitamine, all’interno dei tessuti sottocutaneo.

Il target di queste sostanze può essere rappresentato ad esempio dalle cellule adipose (adipociti), e l’azione caratteristica consiste nella rottura della parete cellulare e nella morte di queste cellule. Questo fenomeno innesca quindi la lipolisi, ovvero la rottura delle cellule di grasso che successivamente viene metabolizzato ed eliminato dall’organismo. Sempre nell’ambito della medicina estetica la mesoterapia viene impiegata per la biostimolazione dell’epidermide e per migliorare l’aspetto del viso combattendo i segni dell’invecchiamento cutaneo. La mesoterapia è inoltre utilizzata per la cura di diverse affezioni a livello dermatologico e per combattere la pannicolopatia edemato-fibrosclerotica (PEFS), meglio conosciuta come cellulite.

Dal punto di vista tecnico, la mesoterapia è prevalentemente definita come Intradermoterapia distrettuale (ITD). Per esprimerla con le parole del suo fondatore, Michel Pistor, la mesoterapia consiste nell’”avvicinare la terapia al luogo della patologia” ed è proprio su questo contatto diretto che si basa la sua grande efficacia. La mesoterapia è grandemente apprezzata per via della sua bassa invasività, dal momento che consiste in una serie di iniezioni intradermiche (distrettuali o a livello loco-regionale) effettuate mediante aghi sottilissimi; inoltre la metodica prevede l’utilizzo solo di piccole quantità di principi attivi che agiscono in modo rapido.

Storia e diffusione della mesoterapia

La nascita della mesoterapia è legata alla figura di Michel Pistor, medico francese che negli anni cinquanta dello scorso secolo sperimentò la terapia in ambito clinico e fondò questo nuovo campo della medicina estetica. Le ricerche, effettuate su pazienti clinici, vennero principalmente condotte fra il 1948 e il 1952 mentre il termine “mesoterapia” venne coniato solo nel 1958. In breve tempo nacque, nel 1964, anche la Société Française de Mésothérapie, che in questo specifico campo tuttora rappresenta il punto di riferimento a livello mondiale. Da allora la mesoterapia ha acquisito una sempre maggiore popolarità in Europa raggiungendo poi l’America e via via gli altri continenti; attualmente si calcola che questa terapia sia praticata da circa 18mila medici in tutto il mondo. La frase più famosa di Pistor è senza dubbio “Poco, raramente e nel punto giusto”, che esprime in modo efficace le caratteristiche della mesoterapia.

In Italia la mesoterapia venne introdotta nel 1975 ad opera del dott. Carlo Alberto Bartoletti e del dott. Sergio Maggiori insieme ad altri colleghi, sulla base dell’esperienza della transalpina Société Française de Mésothérapie. Questi professionisti fondarono nel nostro Paese laSocietà Italiana di Mesoterapia (SIM, vedi link in fondo alla pagina). I fautori della SIM vedevano questa pratica non solo come un aspetto complementare che arricchiva il panorama della medicina estetica, ma anche e soprattutto come uno strumento aggiuntivo per i medici di medicina generale.

Altre applicazioni

La mesoterapia non è importante solo sul piano della medicina estetica, ma anche (e soprattutto) per quanto riguarda il trattamento di diverse patologie. In questo caso i farmaci impiegati sono riconosciuti dalla Farmacopea Ufficiale (FU) e sono sicuri e controllati; per intenderci si tratta degli stessi farmaci che, nel paziente, verrebbero utilizzati per via sistematica allo scopo di curare le medesime patologie. L’iniezione viene effettuata anche in questo caso con aghi particolarmente sottili, introducendo piccole quantità del farmaco nel derma che si trova a contatto con l’organo (o con la porzione di esso) che è interessato dal processo patologico in atto. Poiché il farmaco viene iniettato in modo localizzato, sono sufficienti dosi molto piccole per raggiungere gli stessi benefici di terapie sistemiche della durata di più giorni. Inoltre si ha una riduzione degli effetti collaterali dovuti ai farmaci, e anche della spesa sanitaria da sostenere.

Gli ambiti di applicazione della mesoterapia sono i casi di piccola traumatologia come ad esempio quelli causati da attività sportive; patologie artrosiche, osteoarticolari e reumatiche; rachialgie (mal di schiena); tendinopatie; coxalgie; condropatie rotulee; patologie capsulolegamentose; flebopatie (es. insufficienza venosa) o linfopatie (es. insufficienza linfatica); sciatalgie. La mesoterapia è anche utile in fase di riabilitazione motoria dal momento che può migliorare l’approccio al trattamento cinesiterapico. Il ricorso alla mesoterapia può essere anche considerato una via obbligatoria (o quasi) nel caso di pazienti che soffrono di insufficienza epatica o renale, oppure di allergia ai farmaci assunti per via sistemica.

La mesoterapia non è da intendersi come una pratica alternativa alla medicina o ai trattamenti tradizionali, ma come un’arma in più per la cura del paziente. Le pratiche mesoterapiche sono spesso usate in associazione con trattamenti farmacologici per via generale ed altre terapie mediche. Attualmente sono allo studio anche nuove modalità di vaccinazione che si basano su iniezioni intradermica.

Effetti collaterali e precauzioni d’uso mesoterapia

In seguito all’iniezione si osserva un rigonfiamento (pomfo) a livello cutaneo che solitamente dura per un massimo di 12 ore, dal momento che l’assorbimento dei principi attivi nel derma è un processo piuttosto lento.

In seguito alle punture possono comparire piccoli ematomi sulla pelle, causati dall’involontaria rottura dei capillari. Questi ematomi sono comunque destinati a riassorbirsi nel giro di pochi giorni. È possibile che sulla pelle, in corrispondenza del punto di iniezione, compaiano piccole cicatrici, ma anche queste sono temporanee e scompaiono nel giro di qualche settimana. Sono da considerarsi normali anche fenomeni di ipersensibilizzazione locale, arrossamento, aumento della temperatura superficiale e sensazione di tensione. Questi rari inconvenienti sono anch’essi di natura transitoria.

L’utlizzo di minime dosi di farmaci fa sì che la mesoterapia sia generalmente ben tollerata dall’organismo. Un’eccezione è rappresentata dai casi di ipersensibilità individuale nei confronti dei principi attivi contenuti nei farmaci che, in rari casi, possono causare effetti collaterali.

In alcuni casi il ricorso alla terapia è sconsigliato. Questo avviene nel caso di pazienti affetti da gravi patologie (es. tumori, diabete, leucemia, setticemia), malattie infettive (AIDS o contagio da virus HIV), malattie emorragiche, malattie dell’apparato cardiocircolatorio (es. disfunzioni cardiache, aritmia) oppure quando il paziente è stato in passato affetto da neoplasie. La mesoterapia è sconsigliata anche quando il soggetto è attualmente in cura con particolari tipologie di farmaci (es. aspirina, farmaci ad azione anticoagulante, prodotti contenenti estratti di Ginkgo biloba) oppure presenta fenomeni di sensibilità o reazioni allergiche all’anestesia. Anche per le donne in stato di gravidanza o allattamento la mesoterapia è da sconsigliare, mentre l’età minima per sottoporsi al trattamento è intorno ai 14 anni. La mesoterapia non è assolutamente in grado di interferire con i processi di crescita di bambini e ragazzi.

Approfondire la mesoterapia

Siti internet

Società Italiana di Mesoterapia
Sito della Società che in Italia rappresenta il punto di riferimento per la pratica della mesoterapia. Sul sito è possibile approfondire gli aspetti legati alla storia ed alla diffusione della pratica mesoterapica, nonché su questioni di taglio più tecnico. In costante aggiornamento è la sezione dedicata a corsi di formazione e congressi in programma in Italia, mentre sul sito è presente un’area accessibile esclusivamente dai soci.

Libri

Titolo: Manuale di intradermoterapia distrettuale. La mesoterapia in Italia

  • Autore: Sergio Maggiori
  • Editore: EMSI
  • Anno: 2004
  • Lunghezza: 160 pagine

Titolo: Manuale di mesoterapia

  • Collana: Specialità mediche
  • Autori: Jean-Pierre Multedo, Stefano Marcelli
  • Editore: Minerva Medica
  • Anno: 1990
  • Lunghezza: 206 pagine

Titolo: Manuale di omeo-mesoterapia (2^ edizione)

  • Autori: Enrico Italia, Massimo De Bellis
  • Editore: Guna
  • Anno: 2003
  • Lunghezza: 155 pagine

Titolo: Sovrappeso e cellulite. Prevenzione e cura con le terapie naturali

  • Collana: Medicina naturale
  • Autore: E. Campanini
  • Editore: Tecniche Nuove
  • Anno: 2005
  • Lunghezza: 183 pagine
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RedazioneRedazione21 Marzo 2016

One Comment

  • Carlo Roggi ha detto:

    Mi hanno consigliato la Mesoterapia per la cura dell’artrosi.
    E’ un consiglio dato da un medico.
    Secondo voi è valido?
    Grazie.

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