Abbronzatura senza rischi
Il primo sole finalmente scaccia via il grigiore dell’inverno e l’incertezza della primavera: siamo pronti per affrontare la stagione estiva, il mare e regalarci una bella abbronzatura. Ma come tutte le cose anch’essa comporta dei rischi, da non sottovalutare, per la nostra salute e la nostra pelle. Per avere una bella tintarella in piena sicurezza basta seguire poche semplici regole, dalla gradualità dell’esposizione all’uso di creme protettive, dallo stare al sole nelle ore e nei modi corretti, all’alimentazione giusta.
Abbronzarsi gradualmente
Il primo consiglio è quello di non abbronzarsi subito in maniera completa, ma di esporsi ai raggi del sole con una certa gradualità. Soprattutto i primi giorni, infatti, la pelle ancora chiara è molto sensibile a eventuali scottature: meglio, dunque, non avere fretta, anche perché un’abbronzatura ottenuta progressivamente dura molto più a lungo rispetto a un’abbronzatura istantanea.
Usare le creme protettive
Naturalmente, sarà necessario utilizzare prodotti specifici, creme solari che proteggano la pelle e che favoriscano l’abbronzatura. È vietato riciclare le creme degli anni passati (dopo dodici mesi dall’apertura devono essere buttate) e soprattutto prodotti solari fatti in casa, magari a base di erbe: non perché siano pericolosi al contatto con la pelle, ma perché potrebbero contenere, a nostra insaputa, sostanze particolarmente sensibilizzanti rispetto alla luce del sole.
Come applicare la protezione
Quando ci si appresta a prendere la tintarella, occorre applicare la crema solare mezz’ora prima dell’esposizione; l’applicazione, inoltre, deve essere ripetuta più volte nell’arco della giornata, soprattutto dopo aver fatto il bagno in mare.
Le zone più delicate
Le creme protettive, infine, devono essere usate anche dopo che ci si è abbronzati, prestando la massima attenzione alle zone più delicate, come il volto e le mani, e a quelle cui solitamente non si fa caso, come le ginocchia o i piedi.
La testa è più sensibile
Le persone calve dovrebbero tenere un cappellino in testa, visto che in questa parte del corpo la pelle è molto più sensibile e quindi a rischio di scottature: per lo stesso motivo, la quantità di protezione applicata in questo punto deve essere superiore rispetto al resto del corpo. Vale la pena di ricordare, poi, che l’applicazione di prodotti anti-zanzare o per allontanare gli insetti potrebbe compromettere l’efficacia dei filtri solari.
Bambini e anziani
L’attenzione deve essere massima per gli anziani e i bambini: devono essere tenuti all’ombra per evitare scottature (tanto ci si abbronza anche sotto l’ombrellone), e utilizzare creme ad alta protezione.
Quando e come prendere il sole
È preferibile non esporsi al sole nelle ore più calde della giornata, dalle undici del mattino alla tre del pomeriggio, quando i raggi ultravioletti raggiungono il picco di intensità: attenzione, poi, alle nuvole, al vento e all’aria fresca, che diminuiscono la percezione del calore ma che potrebbero trarre in inganno, perché le radiazioni del sole possono essere comunque forti.
Niente profumi
Quando ci si espone al sole è preferibile non utilizzare deodoranti o profumi, che potrebbero lasciare macchie, e indossare sempre gli occhiali da sole per proteggere gli occhi. Nel caso in cui ci si stia sottoponendo a una cura farmacologica, è opportuno chiedere un consulto al medico prima di mettersi al sole: alcuni medicinali, infatti, potrebbero rendere la pelle più sensibile.
In caso di trattamenti estetici
Chi si è sottoposto a trattamenti estetici quali gommage, scrub e peeling particolarmente aggressivi deve tenere presente che l’esposizione ai raggi solari è sconsigliata (anche nei casi di epilazione e ceretta). Occorre aspettare almeno qualche giorno, o si rischia la comparsa di macchie scure sulla pelle.
Cosa mangiare per abbronzarsi
Per favorire l’abbronzatura, quindi, è necessario intervenire sull’alimentazione, consumando verdura cruda o cotta al vapore, evitando di bere bevande gassate, alcoliche o eccessivamente zuccherate, e condendo i cibi con olio extravergine di oliva, che favorisce l’assorbimento del beta carotene.
I pasti non devono essere eccessivamente abbondanti: quindi, è meglio consumare tanti snack nel corso della giornata piuttosto che abbuffarsi due volte al giorno.
Quali alimenti consumare
A questo proposito, gli alimenti più indicati sono le carote, il radicchio, gli spinaci, le albicocche, il melone giallo, la lattuga, la cicoria, il sedano, le pesche gialle, i peperoni, i cocomeri, i pomodori, le ciliegie e le fragole.
Il beta carotene
Il nutriente più importante per l’abbronzatura è senza dubbio il beta carotene, responsabile della stimolazione della produzione di melanina: una sostanza che non solo rende la pelle più scura, ma la protegge anche dai danni dei raggi solari. Tra l’altro, il beta carotene è eccellente anche come anti-ossidante, e rappresenta un valido aiuto per la protezione del sistema cardiovascolare e il rafforzamento del sistema immunitario.
Carote, rucola e broccoli
È naturalmente la carota a contenere la maggiore quantità di carotenoidi, ben 1200 microgrammi ogni cento grammi (praticamente il doppio rispetto al fabbisogno quotidiano consigliato); ma la vitamina A è presente anche nei broccoli e nella rucola.
Bere molta acqua
Quando ci si mette al sole per abbronzarsi è indispensabile bere molta acqua, e consumare grandi quantità di frutta e verdura, che oltre a reintegrare i sali minerali perduti favoriscono anche la produzione di melanina.
L’alimentazione, in effetti, rappresenta un fattore fondamentale di cui tenere conto quando ci si abbronza, visto che una tintarella uniforme e intensa è assicurata dall’assunzione di cibi con grandi quantità di vitamine e acqua. Quest’ultima, in particolare, permette di sopperire alle perdite di liquidi determinate dalla sudorazione, e di conservare l’idratazione della pelle.
Abbronzanti vegetali e tisane
Un’abbronzatura sicura, infine, può essere garantita anche da aiuti vegetali e tisane. Estratti ricchi di carotenoidi, dalle importanti proprietà foto-protettrici, sono quindi l’henné, l’olio di mallo di noce e l’olio di carota, mentre altre piante foto-sensibilizzanti sono il prezzemolo, l’anice stellato e il cumino. Da non sottovalutare, poi, gli oli essenziali di bergamotto e arancio amaro.