COS’E’ IL LASER AD ECCIMERI E A COSA SERVE
Esso consiste in un fascio di radiazione elettromagnetica dello spessore di 193 nm, in grado di rimuovere piccole quantità di tessuto corneale con estrema precisione, senza danneggiare la materia circostante. Il getto luminoso non taglia la sostanza con cui viene a contatto ma la fa vaporizzare (processo chiamato: ablazione).
L’utilizzo di questo strumento permette di rimodellare la cornea (strato anteriore della tonaca fibrosa dell’occhio), correggendone quindi la curvatura, la superficie o l’interno ed eliminando così l’anomalia refrattiva.
Origine del Laser a eccimeri
Negli anni Cinquanta del ‘900, il professore Josè Barraquer svolse i primi studi sulla cheratoplastica lamellare (tecnica di trapianto della cornea); essi però non ebbero alcun seguito a causa della mancanza di un’adeguata strumentazione.
Studi sulla cheratomileusi (intervento chirurgico all’occhio) hanno visto invece la prima efficace sperimentazione intorno al 1986, grazie all’invenzione del laser ad eccimeri.
Quali difetti visivi possono essere curati grazie al Laser a eccimeri
Il laser ad eccimeri può essere utilizzato per i seguenti tipi di patologie:
- MIOPIA
comporta difficoltà nella messa a fuoco di oggetti lontani. E’ causata dal fatto che il bulbo oculare o la cornea presentano una lunghezza eccessiva e l’immagine si forma anteriormente alla retina. Può essere semplice (non supera le 3 diottrie e la retina è in perfette condizioni), intermedia (non superiore alle 6/7 diottrie e la retina è intatta) o patologica (presenta lesioni alle strutture oculari). E’ considerata un difetto ereditario - ASTIGMATISMO
causa una visone sfocata, sia da lontano sia da vicino. E’ dovuto al fatto che i raggi luminosi che colpiscono l’occhio vengono deviati in maniera diversa perché la cornea ha una curvatura irregolare. Può essere congenita o dovuta a traumi. - IPERMETROPIA
il bulbo oculare è troppo corto o la cornea è insufficientemente curva. I sintomi possono essere latenti e dipendono dall’entità del difetto: strabismo, cefalea, difficoltà nella visione da vicino (e nei casi più gravi anche da lontano).
Procedure per usare il Laser a eccimeri
Le procedure con cui questo laser viene più comunemente utilizzato sono due: PRK e LASIK.
La PRK (Photo refractive keratectomy) è indicata soprattutto per miopie, astigmatismi o ipermetropie di livello medio-basso.
Questa tecnica prevede inizialmente l’asportazione dello strato superficiale della cornea (epitelio) con una spatolina; il trattamento laser vero e proprio (con dispositivo computerizzato che consente al fascio luminoso di seguire i movimenti involontari dell’occhio) avviene sulla superficie anteriore della cornea; per concludere, si procede al posizionamento di una lente a contatto terapeutica, la quale verrà mantenuta in loco per 5 giorni.
Il decorso post-operatorio è generalmente doloroso nelle 24-48 ore successive all’intervento, ma può essere alleviato con analgesici; sensazione di fastidio permane invece per 4/5 giorni.
Il recupero delle funzionalità è relativamente lungo: l’occhio comincia a vedere dopo circa 2/3 settimane e la completa guarigione è prevista solo dopo alcuni mesi.
La LASIK (Laser In situ Keratomileusis) è la procedura più adeguata in caso di miopie, astigmatismi e ipermetropie di grado medio-elevato.
E’ una tecnica mista: chirurgica e laser. Comporta l’incisione dello strato superficiale della cornea attraverso uno strumento meccanico chiamato microcheratono; il lembo inciso viene quindi sollevato e adagiato lateralmente (come la pagina di un libro) senza essere danneggiato. Si agisce con il laser direttamente sul tessuto sottostante, detto stoma, e si riposiziona infine lo strato precedentemente rialzato senza ricorrere a punti di sutura.
A differenza del trattamento precedente, la LASIK non provoca dolore post-operatorio, ma solo un leggero fastidio e la sensazione di un corpo estraneo nell’occhio.
Il recupero visivo è poi decisamente più veloce: si ricomincia a vedere dopo sole alcune ore dall’intervento e la completa guarigione avviene ne giro di alcune settimane.
Esami pre-operatori per il Laser a eccimeri
Ovviamente l’intervento deve essere preceduto da una visita molto accurata.
Viene effettuato un colloquio iniziale col fine di ricostruire l’anamnesi del paziente, di scoprire le motivazioni che lo hanno spinto ad effettuare l’operazione e di mettere in luce eventuali controindicazioni.
Gli esami clinici poi analizzano dettagliatamente la struttura dell’occhio ed in particolare la curvatura e lo spessore della cornea, l’acuità visiva, la motilità oculare, lo spessore oculare, il diametro pupillare, ecc.
Preparazione e intervento con il Laser a eccimeri
E’ di estrema importanza seguire alcune indicazioni prima dell’intervento.
Nel caso in cui il paziente sia portatore di lenti a contatto, si dovrà interromperne l’utilizzo almeno 15 (lenti morbide) o 30 (lenti rigide) giorni prima dell’operazione.
E’ vivamente consigliato raggiungere la clinica accompagnati da un’altra persona, in quanto la capacità visiva sarà imperfetta subito dopo il trattamento.
Evitare profumi, dopobarba e lacche per capelli, i cui vapori possono interferire con il funzionamento del laser, oltre che ovviamente qualsiasi tipo di make-up.
Utilissimo risulterà infine un paio di occhiali da sole da indossare dopo l’intervento.
L’atto chirurgico può essere effettuato ambulatorialmente e prevede una durata variabile dai 5 ai 10 minuti a seconda dell’entità del difetto da correggere.
Dopo la somministrazione in loco di un collirio anestetizzante il paziente viene fatto sdraiare su un lettino posizionato al di sotto della macchina laser. L’occhio viene mantenuto aperto attraverso un divaricatore palpebrale che può causare un lieve fastidio iniziale. Durante tutta la durata del trattamento il paziente dovrà fissare una luce posta sopra di lui.
Alla fine dell’operazione verranno effettuati dei controlli e delle medicazioni; la dimissione è immediata.
Consigli post-operatori nell’uso del Laser a eccimeri
Per un minimo di due settimane colui che si è sottoposto all’intervento laser dovrà cercare di seguire alcuni consigli per favorire la completa e corretta guarigione:
- evitare ambienti polverosi e fumosi;
- evitare make-up;
- evitare l’esposizione diretta e prolungata ai raggi solari;
- evitare lampade abbronzanti;
- evitare il contatto degli occhi con acqua salata (mare) o trattata (piscina);
- evitare il contatto con sostanze irritanti;
- evitare attività che possono portare a contatti fisici violenti o traumi;
- effettuare controlli regolari;
- utilizzare appositi colliri.
Effetti collaterali del Laser a eccimeri
Accade, in alcuni casi, che il risultato dell’operazione non sia ottimale oppure che dopo l’intervento si verifichi una regressione delle correzioni ottenute con il trattamento stesso.
Le cause sono da ricercare in fattori estranei al funzionamento della strumentazione o alla mano del chirurgo: la reazione dei tessuti al contatto con laser e quindi la loro guarigione, varia infatti da paziente a paziente.
Se, come succede soprattutto nei casi di difetti di elevata entità, i decimi guadagnati non raggiungono il 100% è solitamente possibile effettuare un secondo trattamento dopo un periodo di tempo oscillante tra i 6 e i 12 mesi.
Un altro sgradevole effetto che può comparire è la formazione di una sottile velatura della cornea, con conseguente difficoltà in una visione nitida in generale e specialmente notturna.
Aloni, sensazione di abbagliamento e fastidio alla luce emergono soprattutto nelle prime settimane dopo l’intervento.
Tutti questi sintomi tendono comunque a sparire dopo circa 6 mesi.
Controindicazioni del Laser a eccimeri
Vi sono situazioni o fattori che sconsigliano/ impediscono ad una persona con problemi di vista di sottoporsi ad un intervento con laser ad eccimeri:
- individui il cui difetto di refrazione non sia stabile da almeno 1-2 anni (sono quindi generalmente esclusi tutti i soggetti di età inferiore a 20 anni)
- la presbiopia non può essere trattata con questa tecnica chirurgica
- pazienti la cui anamnesi evidenzi malattie reumatologiche o autoimmuni, epilessia, diabete mellinico
- in caso di infezioni o patologie all’occhio interessato
- donne in gravidanza o in fase di allattamento
- persone con l’obiettivo di entrare a far parte dell’aviazione o corpi civili o militari devono previamente documentarsi in quanto l’essersi sottoposto a questa pratica chirurgica non sempre è accettato dalle norme vigenti.
Costo del Laser a eccimeri
Non esistono costi standard validi universalmente. Essi dipendono strettamente dalla qualità dei macchinari di cui l’istituto dispone, dal numero e dalla professionalità del personale medico. Notevoli differenze, esistono prima di tutto, fra cliniche private o ospedali pubblici.
Vi è poi la possibilità per il paziente di sfruttare diverse opzioni. Esso potrà decidere di svolgere l’intera procedura nel medesimo centro; sottoporsi ad alcune visite e/o controlli in un ospedale pubblico ma affrontare l’intervento vero e proprio in una clinica privata; operare i due occhi in momenti e istituti differenti, ecc.
Tutte queste variabili rendono il prezzo altamente variabile. Indicativamente le cifre minime e massime potrebbero oscillare dai 900€ ai 3000€ per occhio.
Link a siti web utili per saperne di più sul Laser a eccimeri
OCULISTI & LASER
Presenta un utile elenco dei centri oculistici dotati di laser ad eccimeri, diviso per regioni.
SALUS
Accurata descrizione delle tecniche laser e breve elenco di centri oculistici consigliati.
CLINICA OCULISTICA VIRTUALE. DOTT. UMBERTO BENELLI
Sito web del dottor Umberto Benelli. Presenta una chiara spiegazione dell’utilizzo del laser a eccimeri con foto di grande effetto.
OCULISTICA.IT
Argomenta in maniera completa i difetti refrattivi.
VEDO
Ampia panoramica sulla chirurgia refrattiva.
OFTALMOLOGIA
www.sportmedicina.com/oftalmologia.htm
Spiegazione dei vari difetti visivi e di come la chirurgia laser può intervenire.
Ciao….una domanda ma dopo mese dall’intervento di laser agli occhi si puo’ tornare a fare le lampade abbronzanti?
Certo, anche perchè quando si fa una lampada gli occhi vanno tenuti sempre chiusi e inoltre protetti con gli appositi occhiali monouso anti UV