Al momento non si sa per certo quali siano le cause concrete che provocano tale malattia, è probabile che l’infiammazione dipenda da un batterio o un virus, ma si esistono anche condizioni per cui tale disturbo si sviluppa, come per esempio reazioni allergiche ai farmaci, condizioni di stress eccessivo o lesioni alla testa. Il sintomo più comune a tutte le forme di labirintite è la percezione di perdita dell’equilibrio e le vertigini, cui possono accompagnarsi una certa confusione, giramenti di testa, nausee, pallore, mal di stomaco e, nei casi più gravi, la perdita dell’udito. Altri effetti della labirintite sono anche l’ansia e la depressione, che possono scatenare attacchi di panico e palpitazioni molto gravi.
Come combattere la labirintite
Data la natura e la delicatezza del disturbo, bisogna subito consultare un medico che prescriverà al paziente una serie di accertamenti per capire se si tratta effettivamente di labirintite e per stabilire le cause che hanno indotto l’infiammazione. Una volta appurato ciò, il malato dovrà assumere farmaci ad hoc per contrastare sia l’agente patogeno che ha causato il disturbo sia farmaci che plachino gli effetti secondari della malattia.
La labirintite a volte si può manifestare in modo improvviso e violento al punto che i soli farmaci possono non risultare sufficienti a curarla: in tal caso, si è costretti a ricorrere alla chirurgia. Oltre alle cure farmaceutiche, però, chi è affetto da labirintite può seguire anche una terapia vestibolare eseguendo esercizi specifici a migliorare l’equilibrio e la sensazione di vertigine, inoltre si possono seguire anche dei piccoli accorgimenti per ottenere una più rapida guarigione: per esempio, si deve prestare attenzione a non muoversi in modo brusco e violento, a restare immobili e a non muovere la testa quando si hanno attacchi di labirintite, non dedicarsi alla lettura e stare in ambienti scarsamente illuminati sia durante che dopo l’attacco di labirintite, e soprattutto mai mettersi alla guida o effettuare attività pericolose dopo le crisi.
Le cure farmacologiche
I farmaci che in genere vengono prescritti per combattere l’agente patogeno che ha innescato la malattia sono l’aciclovur ovvero Zovirax, che inibisce la sintesi del Dna dei virus erpetici e viene somministrato quando la labirintite è causata da herpes simplex o herpes zoster per cui l’aciclovir va preso almeno quattro volte al giorno per cinque giorni consecutivi, oppure per via endovenosa ogni otto ore dai sette ai dieci giorni.
Le dosi cambiano a seconda che si tratti di un paziente adulto o bambino. Altro farmaco che viene prescritto è il valacyclovir, ossia Talavir e Zelitrex, da assumere appena compaiono i primi sintomi ed è indicato per pazienti di età compresa dai 2 ai 18 anni, e l’amoxicillina ovvero Augmentin, che serve per curare eventuali infezioni dovute al batterio, come bronchiti, otiti, infezioni da clamidia e da streptococco piogene.
Farmaci contro le vertigini da labirintite
Per attenuare il senso di vertigine che causa la labirintite, il medico può prescrivere farmaci anticolinergici che contrastano gli effetti dell’acetilcolina, neurotrasmettitore il cui eccesso può portare nausea e vomito. Per contrastare la sensazione di ansia e vomito che le vertigini causano, vanno assunti farmaci che allevino questi sintomi e che possono migliorare la salute generale del paziente. Un farmaco molto usato per la cura delle vertigini è la proclorperazina, ovvero lo Stemetil, che viene fatto assumere per 3-4 volte al giorno. Per ridurre la sensazione di vomito e nausea può essere prescritto anche il metoclopramide, ovvero il Plasil, perché la sua funzione è quella di bloccare la dopamina.
Il Plasil va assunto per via parenterale prima dei pasti. Sempre per contrastare la sensazione di vomito è indicata la meclizina ovvero il farmaco Antivert, mentre il dimenidrato meglio noto come Travelgum, Lomarin e Valontan, è efficace contro nausea e vomito se si verificano durante i viaggi in auto, aereo o nave. Va sottolineato che sebbene le vertigini siano uno dei sintomi principali causati dalla labirintite, non è detto che un attacco dii vertigini debba essere per forza associato a tale malattia.
Se la labirintite è provocata da un agente virale o batterico, il medico può prescrivere anche dei farmaci cortisonici per guarire l’infiammazione e per prevenire eventuali complicazioni. Si tratta di una terapia da seguire accuratamente e da iniziare il prima possibile proprio per non dare la possibilità alla labirintite di sviluppare ulteriori complicazioni. In questi casi il farmaco somministrato è il prednisone, ovvero Solprene e Deltamidrina, che riesce ad alleviare l’infiammazione e la cui posologia viene prescritta in base al livello raggiunto dalla malattia e alle condizioni del paziente.
Contro l’ansia e il cambiamento d’umore
Come accennato prima, chi soffre di labirintite spesso è anche vittima di ansia e di depressione per questo, oltre a farmaci più specifici contro la malattia, si somministrano anche farmaci ansiolitici e antidepressivi per curare gli effetti secondari causati dalla malattia. Naturalmente questi farmaci vanno usati per il tempo della malattia e non oltre: sarà il medico ad abbassare la dose man mano nel momento in cui anche la malattia sarà debellata.
Tra i farmaci ansiolitici e antidepressivi, vengono usati in questi casi il diazepam in piccole dosi sempre stabilite dal medico in base alla gravità della malattia, dato che si tratta di un farmaco dagli effetti collaterali importanti, la fluoxetina, che è efficace contro la depressione ma nei casi di labirintite viene anche evitata se provoca un senso di nausea maggiore. La sertralina si assume una volta al giorno senza superare i 200mg, mentre la paroxetina va ad inibire la ricaptazione della serotonina per cui è utile per curare l’ansia. I farmaci ansiolitici e antidepressivi servono per alleviare i sintomi che si accompagnano alla labirintite e per migliorare la vita del paziente che già soffre molto, per cui non agiscono sulla causa scatenante della malattia.
Eccellente spiezione, molto chiara e dettagliata in tutte le sue parti.