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Sindrome metabolica, un campanello d’allarme

Si è dimostrato che i soggetti che soffrono o sono più predisposti a soffrire di sindrome metabolica sono coloro che conducono uno stile di vita malsano, ovvero coloro che hanno un’alimentazione irregolare e scorretta, che non svolgono nessuna attività fisica regolare e che non badano al mantenimento del proprio peso forma. Chi continua a perseverare in uno stile di vita tale, non favorisce la propria salute e a un certo punto sarà il proprio corpo a mandare segnali evidenti di disagio, che dovranno indurre a riformulare il proprio comportamento quotidiano. Si può, quindi, sostenere che la sindrome metabolica, più che una malattia vera e propria, sia una sorta di campanello di allarme che segnala all’individuo che sta rischiando di ammalarsi e che è necessario porre rimedio regolarizzando le proprie abitudini prima che sia troppo tardi.

Alimentazione corretta contro la sindrome metabolica

Per rieducare il proprio corpo a un regime alimentare corretto, prima di tutto bisognerà limitare il consumo di grassi vegetali e animali, e prestare attenzione all’assunzione di carboidrati semplici, soprattutto quelli presenti nei succhi di frutta e nelle bibite zuccherate. Chi è colpito da sindrome metabolica, dovrebbe ridurre il più possibile l’assunzione di bevande alcoliche e mangiare almeno cinque porzioni al giorno di frutta o verdura. Verdure, frutta fresca e zuppe sono gli alimenti ideali da consumare in una dieta controllata: via libera quindi agli asparagi, i carciofi, le bietole, i funghi, i broccoli, la verza, gli spinaci, l’indivia, le zucchine e la zucca. Inoltre, va posta attenzione al consumo di carboidrati, da concedersi con moderazione: il riso, le patate, la pasta, gli oli vegetali crudi, i legumi, il bianco d’uovo, il pesce, il latte scremato, la bresaola, lo yogurt scremato, il prosciutto crudo, la carne magra e i formaggi magri si possono consumare senza eccedere nelle quantità .

Una corretta alimentazione significa, infatti, dire addio alle grandi abbuffate: bisogna imparare a distribuire equamente durante ogni pasto carboidrati, vitamine e proteine, in modo da non soffrire di alcuna carenza nutritiva. Inoltre, va prestata attenzione alla suddivisione dei pasti: se si arriva affamati a pranzo e cena, significa che si ha bisogno di fare uno spuntino a metà mattinata e metà pomeriggio che contribuisce ad alleviare la fame e, quindi, a non esagerare troppo a tavola.

Un buon regime alimentare, inoltre, serve per tenere sotto controllo la glicemia ed evitare di mangiare pane e pasta insieme, o riso e patate, o pasta e torta, che porterebbero a livelli particolarmente elevati il tasso di glicemia nel sangue. Altro accorgimento molto importante per sconfiggere la sindrome metabolica, è quello di ridurre il consumo di sale: per insaporire le pietanze al posto del sale, è possibile usare limone, spezie o aceto, sia balsamico che tradizionale. Da consumare con molta parsimonia anche salsicce, pancetta e tutte le carni grasse, oltre ai fritti, i superacolici, formaggi, burro e margarina. Nella dieta di chi soffre di sindrome metabolica non dovrebbe esserci molto spazio nemmeno per ilprosciutto cotto, il latte, lo speck, lo yogurt intero, i grassi vegetali non idrogenati, i succhi di frutta, i formaggi semigrassi, i soffritti, le carni rosse, il vino, la pasta all’uovo, la birra, la frutta secca, il capitone, i crostacei, la frutta zuccherina e l’anguilla.

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