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Alcol: uso e abuso

In base alle indagini statistiche svolte dall’Istat, negli ultimi dieci anni la diffusione di alcol è pressoché costante, ma sono cambiate le modalità di assunzione di bevande alcoliche. L’abitudine, specie tra i giovani, è infatti quella di consumare alcol non durante i pasti, ma al di fuori di essi e in una stessa serata si concentra la maggiore assunzione di alcol, fino anche a 6 bicchieri.

Secondo i più recenti dati Istat, nel 2009 coloro che hanno bevuto almeno una bevanda alcolica sono stati 36 milioni e 549 mila: tra costoro l’81% degli uomini consuma alcol e preferisce vino (67,5%), birra (60,8%) o altri alcolici, amari aperitivi e superalcolici (53,4%). Per quanto riguarda le donne coloro che consumano alcol sono il 56,9% e la loro bevanda preferita è il vino (41,3%), seguita da birra (31,3%) o altri alcolici (26,2%).

Per quanto concerne invece il consumo di alcol a livello territoriale, si registra un maggiore consumo al Centro e al Nord Italia, in particolare nel Nord-Est (73,5%), e soprattutto tra uomini (83% rispetto al 64,6% delle donne). Una annotazione curiosa riguarda anche il rapporto tra giovani bevitori e titolo di studio. Aumenta il numero dei bevitori con il crescere del titolo di studio, in particolare nel caso delle donne: il 48,2% delle donne con titolo di studio obbligatorio consuma alcol contro il 73,9% delle laureate.

Purtroppo negli ultimi tempi la cronaca ha registrato un numero crescente di incidenti stradali causati proprio da guidatori in stato di ebbrezza, così anche il nuovo Codice della strada prevede sanzioni più severe per coloro che si mettono alla guida dopo aver abusato di alcol. Con questa inchiesta ci siamo così voluti occupare di un argomento molto attuale, che merita senz’altro attenzione da parte di tutti: è necessario sensibilizzare i consumatori, specialmente quelli più giovani, verso un rispetto della vita, la propria e quella degli altri.

I giovani e l’abuso di alcol

Secondo l’Istituto Superiore di Sanità ben 9 ragazzi su 10 abusano di alcol nel week-end, in discoteca, nei pub o nei locali alla ricerca di euforia, sballo e adrenalina. A essere coinvolti sono il 64,8% dei ragazzi e il 34% delle ragazze. Uno dei dati più allarmanti è la giovane età dei consumatori di bevande alcoliche: il 42% dei ragazzi e il 21% delle ragazze sono addirittura minorenni. Il numero dei minorenni che fa abuso di alcol supera addirittura i ragazzi di età compresa tra i 19 e i 24 anni che sono il 19% dei maschi e il 9% delle femmine.

Per quanto concerne la quantità di alcol assunto, i maschi in media devono circa 4 bicchieri di alcol contro i 3 bicchieri delle ragazze, mentre fra coloro che sono minorenni i bicchieri di alcol assunto salgono a 4 bicchieri e mezzo per i ragazzi e perfino a 6 bicchieri per le ragazze.

Quali sono le bevande alcoliche scelte dai più giovani? Nella stessa sera un ragazzo può consumare vari tipi di bevande alcoliche: da birra a vino, da whisky a gin, da tequila a cocktail di vario tipo con elevata gradazione alcolica.

Sempre più di moda è inoltre il cosiddetto happy hours o aperitivo consumato non solo nel week-end ma anche nel corso della settimana oltre al “binge drinking” che letteralmente significa “bevuta esagerata” e che prevede il consumo di 6 o più bicchieri di bevande alcoliche nel corso di una stessa serata.

“Mai così tanti i giovani sedotti dall’alcol – sottolinea Emanuele Scafato, Direttore dell’Osservatorio Nazionale Alcol, del Centro Oms per la Ricerca sull’Alcol e Presidente della Società Italiana di Alcologia – L’86% dei ragazzi e delle ragazze che frequentano i luoghi di aggregazione giovanile come discoteche e pub consuma bevande alcoliche in maniera pressoché esclusiva il sabato sera alla ricerca di un senso di ebbrezza, di ubriachezza. E non lo fa certo per caso, ma dietro pressione della società e, soprattutto, davanti ad un’irresistibile seduzione pubblicitaria. Un mix strategico che contribuisce a creare un bisogno, a trasformarlo in un valore e a rendere più accessibile e conveniente ai giovanissimi acquistare prodotti meno cari, facendoli apparire accattivanti e seducenti” (fonte: http://kattolika.myblog.it/archive/2010/09/08/adolescenti-9-su-10-abusano-di-alcol-fenomeno-preoccupante.html).

Aumenta l’uso di alcol fra le donne

Se fino a qualche anno fa i maggiori consumatori di alcol erano gli uomini, ultimamente anche le donne hanno aumentato il consumo di bevande alcoliche. Ad oggi circa il 56,9% delle donne italiane consuma alcol rispetto al 43% degli anni Ottanta. Il maggiore consumo di alcol si registra trasversalmente per le varie fasce di età: a consumare più bevande alcoliche non sono solo le più giovani, ma anche donne di oltre quarant’anni e quelle anziane. Ogni anno circa 25.000-35.000 persone muoiono per problematiche connesse all’alcol e di esse circa 7.000 sono donne

(fonte: http://www.abcsalute.it/alcol.php?sezione=675&macro_art=739&voce=4447).

Alcol e sicurezza stradale

Nel mondo ogni giorno muoiono oltre 1.000 giovani per incidenti stradali. In Italia sono oltre 5 mila i morti e 300 mila i feriti, come dire che ogni giorno muoiono per incidenti stradali circa 15 ragazzi e altri 800 restano feriti. Per la fascia di età tra i 15 e i 24 anni gli incidenti stradali rappresentano la prima causa di morte. Una delle cause degli incidenti stradali, oltre a eccesso di velocità, distrazioni alla guida, uso scorretto o mancato uso di casco e cinture di sicurezza, è proprio l’abuso di alcol oltre che di sostanze stupefacenti. Per riportare delle cifre dall’archivio statistico Istat, nel 2006 la guida in stato di ebbrezza ha causato 4.107 incidenti stradali, mentre nel 2006 le infrazioni per guida sotto l’effetto di alcol sono state ben 24.803.

Almeno 1 italiano su 10 si mette alla guida del proprio mezzo dopo aver consumato almeno due bicchieri di vino o due lattine di birra. Tale comportamento mette seriamente e rischio la sua sicurezza e quella degli altri cittadini in quanto anche con tali quantità di alcol nel sangue assunte poco prima di guidare la soglia di attenzione e i riflessi alla guida si abbassano notevolmente.

Secondo alcuni dati delle Asl circa 1 bevitore su 6 è ad alto rischio per l’ingente quantità di alcol assunta: si tratta di un consumatore di alcol che beve proprio per ubriacarsi e solitamente beve fuori pasto. Poco meno dei due terzi della popolazione adulta di età tra i 18 e i 69 anni beve abitualmente alcolici. Tra le province con il più alto numero di bevitori fuori pasto risulta Bolzano (24%) al contrario la provincia di Matera e la regione Campania registrano il più basso numero di bevitori fuori pasto (3%) (fonte: http://kattolika.myblog.it/archive/2010/09/08/adolescenti-9-su-10-abusano-di-alcol-fenomeno-preoccupante.html).

Codice della strada e guida in stato di ebbrezza

Dalla fine di luglio 2010 il Codice della strada ha previsto sanzioni più pesanti per chi guida in stato di ebbrezza. I locali che dopo le 24.00 somministrano bevande alcoliche si devono inoltre dotare di un etilometro per il cliente che può così verificare il tasso alcolico presente nell’organismo prima di rimettersi alla guida della propria auto.

Due sono le novità principali:

  • se il guidatore ha meno di 21 anni o ha conseguito la patente da un periodo inferiore ai 3 anni il suo tasso alcolico deve essere zero pertanto non deve assumere alcolici prima di mettersi alla guida;
  • i guidatori professionali e i conducenti di veicoli di trasporto sia di persone sia di cose (quindi sia autisti sia camionisti) con un carico massimo di 3,5 tonnellate hanno il divieto assoluto di assumere alcol prima di mettersi alla guida del loro mezzo.

Questi provvedimenti sono dovuti ai numerosi incidenti causati da automobilisti in stato di ebbrezza come documentano anche i più recenti fatti di cronaca. “Entro i prossimi anni – afferma Jurgen Rehm del Centre for Addiction and Mental Health della Toronto University – l’alcol alla guida rappresenterà dopo il cancro la principale causa evitabile di disabilità, morbilità e mortalità prematura in Italia. Se l’alcol è risultato causa nel 2004 del 5,3% e del 2,3% della mortalità, rispettivamente per maschi e femmine, va anche detto che l’alcol è responsabile di un carico di malattia nella popolazione italiana pari al 7,1% e al 3,2% del totale degli anni di vita persi a causa di disabilità, morte prematura e malattia cronica (nell’ordine: cancro, incidenti e cirrosi epatica)” (fonte: http://kattolika.myblog.it/archive/2010/09/08/adolescenti-9-su-10-abusano-di-alcol-fenomeno-preoccupante.html).

Etilometro

L’etilometro è un dispositivo portatile che la polizia o i carabinieri utilizzano per rilevare la presenza di alcol nel sangue del conducente ed eventualmente il livello di alcol presente. Il conducente in pratica deve soffiare dentro a tale apparecchio e il livello di concentrazione di alcol nel suo sangue è conseguito con due misurazione effettuate a distanza di 5 minuti una dall’altra. Tramite un’apposita stampante i risultati ottenuti vengono poi stampati per fornire così una documentazione concreta.

Nel caso un conducente si rifiutasse di sottoporsi alla prova dell’etilometro, sarà soggetto alle stesse sanzioni di un conducente in stato di ebbrezza con un tasso alcolemico nel sangue maggiore a 1.5 grammi per litro e inoltre il suo veicolo verrà sequestrato.

Il rischio di causare un incidente stradale a causa dell’abuso di alcol, cresce in modo esponenziale con l’aumentare del tasso di alcolemia: se ad esempio il rischio di incidente è pari a 1 in uno stato di sobrietà, il rischio sale fino addirittura a 380 se il tasso alcolemico è uguale o maggiore a 1.5 g/l.

Tasso di alcolemia e relativo rischio di incidente stradale

  • 0,2 g/l: i riflessi alla guida sono leggermente compromessi e si ha minore percezione del rischio;
  • 0,4 g/l: diminuiscono le capacità di vigilanza e la concentrazione, le manovre e i movimenti sono più bruschi e si ha difficoltà nella coordinazione;
  • 0,5 g/l (limite per legge di mettersi alla guida): il campo visivo è ridotto, si percepiscono meno gli stimoli luminosi e sonori (anche del 30-40% in meno), diminuiscono le capacità di reazione;
  • 0,6 g/l: si percepiscono con grande difficoltà eventuali ostacoli o pericoli presenti sulla strada, problemi alla vista;
  • 0,7 g/l: assenza quasi totale di coordinamento dei movimenti, guida molto confusa, tempi di reazione molto compromessi;
  • 0,9 g/l: si perde la capacità di valutare le distanze, le traiettorie, difficoltà a percepire ingombri sulla strada (anche pedoni e ciclisti), capacità visive molto compromesse;
  • 1 g/l: evidente stato di ebbrezza con manifestazioni di euforia e incapacità di gestire i propri movimenti, riflessi assenti, incapacità totale alla guida, vista molto disturbata, se si è alla guida di un mezzo si tende a sbandare, a non mantenere una corretta traiettoria, a non osservare assolutamente la segnaletica stradale, a guidare anche contromano, stato di pericolo per se stessi e per gli altri;
  • > 1.5 g/l: stato di grande confusione mentale, mancanza di lucidità, sonnolenza, incapacità assoluta alla guida.

Sanzioni in base alla quantità di alcol rilevata nel sangue del conducente

Tasso alcolemico Tasso alcolemico superiore a 0,50 e non superiore a 0,80 grammi per litro
Ammenda Da 500 a 2.000 euro
Arresto No
Sospensione della patente Da 3 a 6 mesi
Decurtazione punti 10 punti
Fermo
Tasso alcolemico Tasso alcolemico superiore a 0,80 e non superiore a 1,50 grammi per litro
Ammenda Da 800 a 3.200 euro
Arresto Fino a 6 mesi
Sospensione della patente Da 6 a 12 mesi
Decurtazione punti 10 punti
Fermo
Tasso alcolemico Tasso alcolemico superiore a 1,50 grammi per litro
Ammenda Da 1.500 a 6.000 euro
Arresto Da 3 a 12 mesi
Sospensione della patente Da 12 a 24 mesi
Decurtazione punti 10 punti
Fermo Confisca del veicolo con sentenza di condanna. Non si confisca il veicolo se esso appartiene a una persona diversa da chi ha commesso il reato, in tale caso è previsto il raddoppio del periodo di sospensione della patente da 2 a 4 anni

(fonte: www.alcolino.it/leggi.php )

L’abuso di alcol accorcia la vita

Secondo alcuni studi svolti dall’Università di Padova, dall’Università di Milano e la Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico, l’abuso di alcol accorcia la vita. Un forte bevitore infatti dimostra di avere un’età maggiore di quella reale oltre ad avere un maggiore rischio di ammalarsi di cancro oltre naturalmente di tutte le patologie specifiche causate dall’abuso di alcol.

Riportando delle cifre per inquadrare meglio la gravità dell’abuso di alcol, basti pensare che in Italia ogni anno sono circa 40.000 i decessi causati dall’abuso di alcol che causa cirrosi epatica, atti di violenza, infortuni domestici o professionali, tumori, suicidi, incidenti stradali.

Telefono Verde Alcol

Il numero telefonico 800 63 2000 è a disposizione gratuitamente per tutti coloro che desiderano avere informazioni sull’uso e abuso di alcol e per tutti gli utenti che hanno bisogno di aiuto in quanto alcolisti. Il servizio è un utile strumento informativo anche per i giovani, le famiglie e le istituzioni che si interessano di promozione e sensibilizzazione nei confronti dei problemi legati all’alcolismo e dei problemi di salute ad esso connessi.

Siti web

Beviresponsabile
http://www.beviresponsabile.it/home.php
Sito del progetto promosso da AssoBirra per sensibilizzare gli utenti verso un consumo responsabile di bevande alcoliche con tante informazioni connesse ai rischi dovuti all’abuso di alcol.

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Salute

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RedazioneRedazione14 Novembre 2024

One Comment

  • Antonio Azzarini ha detto:

    Salve, sono quello che ha inventato e brevettato ( Internazionale ) l’Etilometro Digitale Blocca Motore; se hai bevuto oltre il limite consentito dalla Legge, il mezzo non parte.
    Tutto avviene senza dovere soffiare in alcun tubo o fare dell’altro. Il mio dispositivo è automatico-digitale. SYL, questo è il suo acronimo, è stato ideato a marzo 2007 ed ora, nel 2013, perfezionato e funzionante perfettamente. Al mio ” dispositivo ” possono essere applicate molte varianti, tipo avviso con sms, visualizzazioni anche stampate ed altri accorgmenti.
    Se interessati, in attesa di un Vs. certo riscontro,
    Antonio Azzarini
    syl.elettronica@libero.it

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