Gravidanza: le prime settimane
La gravidanza ha inizio nel momento del concepimento, ovvero quando lo spermatozoo feconda l’ovulo. Il concepimento avviene in tre fasi fondamentali, ovvero ovulazione, fecondazione e divisione dell’ovulo fecondato, che in seguito si anniderà all’interno dell’utero. In questa primissima fase la donna deve avere un ovulo pronto a essere fecondato quando lo spermatozoo giungerà nelle tube di Falloppio. Dalla fusione tra ovulo e spermatozoo nasce una nuova cellula che contiene 46 cromosomi, di cui 23 materni e 23 paterni, questa cellula è lo zigote. Dopo 12-20 ore dalla fecondazione, lo zigote inizia a duplicarsi replicando quel materiale genetico noto come Dna, inoltre tende a lasciare l’ovaia per installarsi nell’utero, dove il feto crescerà. Lo zigote nel suo viaggio verso l’utero continua a dividersi fino a diventare una pallina minuscola costituita al suo interno da 16-32 cellule, denominata morula. Sarà compito della morula arrivare all’utero dividendosi a intervalli di 15 ore: quando raggiunge l’utero, la morula è formata da 64 cellule delle quali alcune saranno diventate l’embrione, altre la placenta e altre ancora le membrane uterine. La morula, quindi, diventa una sfera fluida che prende il nome di blastocisti: la sua superficie è costituita da un unico strato di cellule chiamate trofoblasti, da cui si formerà la placenta, mentre dal suo agglomerato interno si originerà l’embrione. A questo punto la produzione di progesterone si trova al massimo e stimola la crescita dei vasi sanguigni che dovranno irrorare l’endometrio, ovvero il rivestimento dell’utero: la blastocisti è pronta a impiantarsi. Quando la blastocisti si impianta nell’utero le sue cellule si dispongono in due strati con una metà all’interno dell’altra: la metà attaccata all’utero darà origine alla placenta e al sacco vitellino, lo strato esterno al cordone ombelicale, alla cavità amniotica e alla membrana protettiva dell’utero, mentre la metà racchiusa all’interno della blastocisti diventerà l’embrione, in cui si svilupperanno le diverse parti del feto e i suoi primi organi. Quindi, è durante la quarta settimana che avviene la formazione dell’embrione e degli organi del feto, inoltre è anche il periodo in cui l’embrione assume la sua forma definitiva. Al ventitreesimo giorno, in genere, si è in grado di sentire i battiti del cuore del feto.
Cosa accade alla donna nei primi tre mesi di gravidanza?
Tra il primo e il secondo mese di gravidanza, l’embrione inizia a crescere molto velocemente, addirittura in cinque settimane aumenta le proprie dimensioni del 40% e inizia ad allungarsi tanto da potersi distinguere una testa e una coda. La testa cresce velocemente per far posto al cervello e, quindi, inizierà a svilupparsi il sistema nervoso centrale, si potranno distinguere gli occhi e le orecchie, e avrà inizio lo sviluppo di tutti gli altri organi del feto. In questa fase, il feto trae il suo nutrimento dal sacco vitellino e dalle sostanze nutritive delle pareti uterine. Dopo i due mesi, la crescita del feto decolla e per questo l’alimentazione della madre svolge una funzione importante. È, soprattutto, durante i primi tre mesi di gravidanza che il corpo della donna subisce i cambiamenti più grandi atti a creare un ambiente adatto a ospitare la nuova vita. Dopo circa un mese di gravidanza, è possibile iniziare ad avvertire i primi sintomi tipici come nausea, vomito, necessità di andare più spesso in bagno oltre ai cambiamenti nei propri gusti alimentari. Poiché nel corpo della gestante inizia una nuova vita, anche il cuore dovrà lavorare e pompare per due, per cui aumenterà il volume del sangue in circolazione così come la frequenza cardiaca. Si tratta di cambiamenti che possono provocare sensazioni di spossatezza e vertigini, inoltre gli ormoni tenderanno ad ampliare le proprie emozioni e i propri sentimenti per cui ci si sentirà spesso tristi o felici senza un motivo apparente. Infine, il seno inizierà a ingrossarsi e i capezzoli a irrigidirsi.
Cosa accade nel secondo trimestre?
Se i primi tre mesi sono fondamentali per lo sviluppo del feto, durante il secondo trimestre di gravidanza la crescita del feto rallenta lievemente: il corpo del bambino raddoppia durante il quinto mese fino a raggiungere il 60% della sua lunghezza e il 20% del peso durante il sesto mese, per questo anche i tratti del viso iniziano a delinearsi maggiormente, le ossa iniziano a indurirsi e i muscoli a svilupparsi permettendo al feto di muoversi di più. Il corpo del bambino inizia così a raggiungere proporzioni più normali, e inizia anche a girarsi per assumere la posizione con la testa verso giù. In questo secondo trimestre i sintomi della gravidanza dovrebbero attenuarsi ed essere meno gravi, però l’amento del sangue in circolazione può causare emorragie nasali, sensibilità alle gengive e mal di testa, inoltre con la crescita del feto aumenterà il proprio peso, il che potrebbe causare un cambiamento della postura. Infatti, è proprio il peso in più che provoca mal di schiena, crampi, gonfiore a gambe e caviglie e l’insorgere delle vene varicose.
Gli ultimi mesi: benvenuto bebè!
Nell’ultimo trimestre di gravidanza il bambino si prepara per fare il suo ingresso nel mondo: inizia a seguire i cicli di sonno e veglia, acquisisce la capacità di percepire la luce, si muove di più perché continua a crescere e sente che l’ambiente materno inizia a stargli stretto. Anche il corpo della madre si adegua alle dimensioni del bambino e si prepara a metterlo al mondo, però proprio a causa delle dimensioni raggiunte dal feto gli organi interni sono sempre più sottoposti a una pressione maggiore tanto da causare disturbi digestivi, bruciore di stomaco, mal di schiena e necessità di urinare di più. La mamma si sentirà impedita ancora di più in determinati movimenti e, quindi, farà più fatica a muoversi, aspettando il momento in cui si verificheranno quelle contrazioni che segnaleranno l’arrivo del bebè.