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Cos’è il diabete gestazionale?

Il diabete gestazionale è una particolare forma di diabete che si manifesta nelle donne durante la gravidanza, in genere, dal quarto al sesto mese ed è  causato dai numerosi cambiamenti ormonali che la donna subisce durante questa delicata fase della sua vita. Ecco perché i medici consigliano, durante la gravidanza, di tenere sempre sotto controllo il livello di insulina nel sangue: l’insulina è proprio l’ormone prodotto dalle cellule del pancreas che permette al proprio corpo di convertire lo zucchero in energia, ma quando si verificano nell’organismo dei livelli bassi di insulina, il meccanismo di conversione del glucosio non funziona più e automaticamente il livello di zuccheri nel sangue aumenta.

Chi è a rischio?

Una delle principali causa del diabete gestazionale è l’obesità. Nel momento in cui si è incinta, bisogna tenere sotto controllo costante il proprio peso e cambiare il proprio stile di vita adattandosi alle nuove esigenze del proprio organismo. È vero che nell’ultimo trimestre di gravidanza si tende a essere più sedentarie, però è possibile ugualmente effettuare un po’ di movimento e sarà il medico stesso a consigliare il tipo di attività da poter eseguire, allo stesso tempo è anche importante non cambiare abitudini alimentari e non aumentare la quantità di alimenti da assumere perché si ha più fame.  È vero che l’aumento di estrogeni rende più inclini a mangiare, però bisogna cercare di evitare di prendere più di due chili al mese: un normale aumento di peso in gravidanza oscilla tra i 10 e i 14 chili nell’arco dei nove mesi, pertanto è importante non iniziare la gravidanza già in sovrappeso perché si rischia di metter su anche fino a venti chili e ciò aumenterebbe il rischio di diabete. Per questo è sempre consigliabile controllare l’andamento della gravidanza e il tasso di crescita del bambino mese dopo mese: se viene monitorata una crescita fetale in eccesso o si verifica una presenza eccesiva di liquido amniotico, è bene controllare subito il livello di glucosio nel sangue ed effettuare un apposito test di tolleranza al glucosio. Tale test, chiamato minicurva glicemica, viene effettuato a 24-28 settimane: in pratica, si tratta di assumere una soluzione con 50g di glucosio per determinare i valori della glicemia a distanza di un’ora dall’assunzione. La glicemia basale, in genere, dovrebbe essere minore di 85 e, dopo un’ora, non dovrebbe superare i 180, dopo due ore non dovrebbe risultare maggiore di 155 e dopo tre ore non andare oltre i 140. Se, durante il test, si verificano almeno due valori uguali o superiori a questi, allora sarà diagnosticato il diabete gestazionale.

Quali sono i pericoli del diabete gestazionale?

Se si sviluppa il diabete gestazionale, la crescita del feto ne sarà inevitabilmente influenzata risultando o troppo grande o itterico. Oltre ai problemi che può causare durante la gravidanza, il diabete gestazionale aumenta il rischio per il bambino di diventare sovrappeso, se non proprio obeso, crescendo. Durante la gravidanza tendono a manifestarsi alti livelli di glucosio nel feto, che potrà subire una crescita addominale sproporzionata, in quanto non riuscirà a trasformare in energia ciò che assume tramite la madre. I problemi che un feto eccessivamente grande può portare sono prevalentemente due: può causare gravi conseguenze durante il parto, in quanto potrebbe essere necessario un parto cesareo piuttosto che naturale, e potrebbe provocare gravi problemi durante la gravidanza tanto da causare un parto pretermine. Se si riesce a gestire il diabete, però, la futura mamma potrà affrontare un parto naturale.

Quali sono i sintomi?

Quando si è incinta del primo figlio, è sempre consigliabile essere costantemente monitorata dal proprio medico, che così avrà la possibilità di verificare la presenza di zuccheri nelle urine, inoltre se dovesse diagnosticare il diabete gestazionale  il medico dovrà seguire la neomamma anche dopo la nascita del bambino per effettuare ulteriori test di screening del glucosio e verificare che i livelli siano tornati alla normalità. Infatti, il diabete gestazionale può facilmente sviluppare un diabete di tipo II. In genere, il diabete gestazionale, in quanto forma temporanea di diabete, può essere gestito con una corretta alimentazione, che dovrebbe essere seguita da tutte le donne in gravidanza in quanto è difficile prevenire la comparsa del diabete gestazionale. La prevenzione migliore che si possa fare è proprio quella di stare attente all’alimentazione. La cautela deve aumentare nel caso si abbia sofferto già di diabete gestazionale o se ci sono familiari diretti affetti da diabete. In genere,  un’alimentazione corretta richiede sempre di evitare il consumo  di carboidrati raffinati come pane, dolci e zucchero, e di preferire quello di cereali integrali e non raffinati come riso, orzo e segale, abbondando anche di frutta e verdura fresche. Da non evitare i grassi buoni contenuti nell’olio d’oliva e nella frutta secca, perché servono per rendere le cellule più permeabili e meno resistenti all’insulina. Una volta seguita una dieta povera di zuccheri e dopo aver monitorato il livello di glucosio nel sangue, la gravidanza potrà arrivare a buon fine senza complicazioni. In caso si sviluppi il diabete, invece, bisogna sapere che una volta portata termine la gravidanza tende a sparire, a meno che tale condizione non abbia smascherato una malattia cronica rimasta finora latente.

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Salute

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RedazioneRedazione14 Novembre 2024

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