Nausea: come e perché
In concomitanza della scomparsa del ciclo mestruale, ad accompagnare la donna nella sua nuova avventura appare una nuova e ben più sgradevole compagna di viaggio: la nausea. Alcune future mamme ne soffrono soprattutto al risveglio, che diventa il momento peggiore della giornata, man mano che la gravidanza progredisce. Altre donne invece accusano nausee non solo al mattino ma anche durante tutta la giornata, in altre ancora questo disturbo è decisamente più accentuato e pesante. È questo il caso della iperemesi gravidica.
Bisogna prima di tutto chiarire che a causare queste turbe nel sistema neuro-vegetativo della donna concorrono proprio gli ormoni della gravidanza, ovvero estrogeni, progesterone e gonadotropina corionica: la loro azione influisce infatti non poco sulle funzioni digestive e intestinali dell’organismo. Queste rallentano man mano e ciò porta tutta una serie di complicazioni più o meno gravi, come appunto la nausea e la stitichezza. In genere, si tratta di problematiche leggere che si limitano a provocare un lieve stato di malessere nella donna: per esempio, l’odore o anche la vista di un particolare alimento o pietanza possono istigare un senso di nausea. Di solito però è un fenomeno che non influisce sullo stato di salute generale della futura mamma e tende a diminuire fino a scomparire del tutto dopo la dodicesima settimana di gravidanza. Bisogna preoccuparsi nel momento in cui la nausea causa dei pesanti conati di vomito che portano alla perdita di importanti quantità di sali minerali. Da non sottovalutare nemmeno la perdita di peso che l’eccessivo vomito può provocare nella gestante. In questi casi non si tratta di semplice nausea, ma di una vera e propria malattia, ovvero la iperemesi gravidica, che richiede non solo l’intervento del medico ma a volte anche il ricovero in ospedale.
Nausea da iperemesi gravidica
Da cosa dipende la iperemesi gravidica? Ancora ignota è la causa di questo particolare tipo di malattia, è sicuro solo che all’origine debba esserci una predisposizione familiare, a cui bisogna anche sommare la generale sensibilità del soggetto alle alterazioni dell’apparato digerente. In pratica quelle donne che, al di là della gravidanza, dimostrano già una certa predisposizione a soffrire di disturbi digestivi, saranno le più affette e afflitte da questa patologia. Da non sottovalutare anche il fattore psicologico: infatti l’iperemesi gravidica è stata attribuita a un’eventuale difficoltà nell’accettazione della gravidanza da parte della mamma. Alcune ipotesi invece vogliono questa malattia legata addirittura al sesso del bambino, per cui se si tratta di una femmina sarà più facile risultarne affette, altre ipotesi più ragionevoli vogliono la iperemesi causata da una reazione allergica dell’organismo materno a sostanze prodotte dall’embrione o anche a carenze di vitamine.
I frequenti e incontenibili episodi di vomito che caratterizzano questa malattia, possono portare a seri rischi di disidratazione e di sottoalimentazione, per questo è necessario l’intervento di uno specialista che, valutando la situazione, consigli la mamma sul da farsi. Una vera terapia anti-iperemesi non esiste purtroppo e, volendosi curare, bisogna prestare molta attenzione alla somministrazione di eventuali farmaci. È anche per questo motivo che si preferisce in genere il ricovero ospedaliero: la mamma sarebbe costantemente nutrita per endovena tramite flebo e non rischierebbe nuovamente la disidratazione.
Per cercare di ovviare alla nausea però, si possono anche mettere in pratica dei piccoli accorgimenti che possano contenere questo fastidioso problema. Prima di tutto è consigliabile fare attenzione a come ci si muove: per esempio, quando ci si alza dal letto, sarebbe meglio sollevarsi pian piano e non di scatto, magari girandosi prima su un fianco, poggiare i piedi sul pavimento e quindi alzarsi completamente. Un buon riposo, che favorisca i ritmi naturali dell’organismo, aiuta ad allontanare lo stress, spesso molto frequente in questo genere di patologie. Se questi accorgimenti non bastassero, esistono ulteriori espedienti. Le più comuni raccomandazioni che vengono impartite in questi casi a una futura mamma sono quelle di magiare poco ma frequentemente, di non coricarsi subito dopo aver cenato, di mangiare molta frutta e verdura, di avere a portata di mano un pacchetto di mentine o gomme allo zenzero per contrastare il senso di nausea, di riposare molto e di concedersi tante passeggiate all’aria aperta.