Migliore dieta per l’ipertrigliceridemia
In fondo, un po’, ce lo aspettavamo: tutti gli intingoli, gli arrosti ed i dolcetti di cui abbiamo abusato nell’ultimo periodo dovevano essere finiti da qualche parte, ed evidentemente oltre che sul nostro girovita ce li stiamo ritrovando anche…nel sangue! Ma non temete, iniziando da subito una dieta per l’ipertrigliceridemia i valori torneranno normali in men che non si dica, anche se non sarà proprio una passeggiata.
Sappiate infatti che nella anche nella migliore dieta per l’ipertrigliceridemia possibile purtroppo alcuni alimenti giocoforza dovranno essere drasticamente ridotti, se non eliminati del tutto. Questo tipo di dieta si prefigge non solo il mero scopo di abbassare i trigliceridi nel sangue, ma permette anche di correggere alcuni “collaterali” (che tanto collaterali in realtà non sono) come sovrappeso e obesità ed, eventualmente, ridotta tolleranza al glucosio.
Oltre all’aspetto prettamente alimentare ci sono anche altri accorgimenti che per forza di cose dovrete adottare. Ad esempio, scordatevi l’alcool per un bel po’, riducete il numero di sigarette – smettere sarebbe decisamente meglio – e se per caso siete dei sedentari da una vita, beh, è l’ora di mettersi in moto: ne va della vostra salute. Il vostro medico curante potrà valutare la prescrizione di alcuni farmaci, i fibrati, in grado di darvi una mano per abbattere i livelli di grassi nel sangue ma non illudetevi: una buona dieta è e resta la cosa più importante.
Esempio di dieta vera e propria
Ma vediamo ora come dovrebbe essere, sulla carta – ricordate sempre di andare dal vostro medico! – la migliore dieta per l’ipertrigliceridemia. Si tratta di un approccio alimentare che risponde a requisiti ben precisi: ipocalorica, del tutto priva di alcool (nemmeno un bicchiere di vino a cena), con una percentuale ragionevolmente bassa di carboidrati e questi comunque debbono possedere indici insulinici e glicemici il più bassi possibile, ricca di fibre derivanti non solo da frutta – poco zuccherina – e verdura ma anche da legumi e pane e pasta integrali.
Ovviamente c’è un grosso no a tutti quei cibi fonte di pericolosi grassi saturi come carne grassa e latticini: dato che queste sono comunque delle fonti proteiche sarà possibile sostituirli con carni bianche, pesce e legumi. Soprattutto il pesce per via dei suoi preziosi olii omega tre non può mancare in una dieta per l’ipertrigliceridemia ed anzi, se per varie motivazioni non si riesce ad inserirlo nel piano alimentare per almeno due o tre volte alla settimana allora potrebbe avere senso acquistare degli integratori che contengano suddetti composti essenziali.
Ricordiamo che l’abolizione dell’alcool non è solo una questione di salute, ma è anche per riuscire a stabilire l’eventuale responsabilità del suddetto sull’ipertrigliceridemia in questione: se infatti si scoprisse che nel vostro caso è lui il maggior responsabile, allora vi sarebbe comunque consentito seguire una dieta un po’ più libera.