Quando si parla di diete non sempre esse sono sinonimo di salute e benessere, anche se sono questi i target inseguiti; a volte esse possono essere così estreme e radicali da poter avere anche collaterali e rischi, come nel caso della dieta proteica.
La linea a tutti i costi: benessere o fissazione? L’icona della bellezza per antonomasia, quella mostrata senza interruzione sul grande e piccolo schermo, continua a fare proseliti, anche se noi aggiungeremo continua a fare vittime. Chiunque creda di non rientrare negli standard fisici richiesti dalla società vive complessi e conflitti interiori di diverso genere, a volte, seriamente preoccupanti e nocivi per la propria salute.
Purtroppo nella nostra “società dell’apparire” prevale la valenza estetica del corpo e anche coloro che non hanno alcun bisogno fisiologico di dimagrire, vivono la perdita di peso come un must, mettendo a volte anche a rischio la propria salute. La dieta non è infatti un mero calcolo di calorie, ma è abitudine, resistenza psicologica e soprattutto informazione. Il termine deriva dal greco e significa “stile di vita”.
Ciò implica che il soggetto interessato ha bisogno di modificare tutte le abitudini, alimentari e non, del proprio stile di vita per raggiungere il proprio peso forma, in maniera sicura ed intelligente, ma soprattutto per mantenerlo poi neltempo. Le diete ricercate e proposte in commercio sono svariate, ma alcune, oltre ad essere praticamente inutili, sono molto dannose. Questo è il caso della vasta gamma di protocolli alimentari che ricadono sotto il marchio di “dieta proteica” o “iperproteica“. Cerchiamo di capire di cosa si tratta.
Cos’è la dieta proteica
Negli anni ’70 in America comparvero in commercio pasti sostitutivi, i cosiddetti P.S.M.F (Protein System Modified Fasting), un sistema a base di aminoacidi, che prevedeva un “digiuno a base di proteine”. Il contenuto calorico era contenuto, ma furono ritirato dal mercato per l’aumentare di decessi a causa di scompensi cardiaci, causati dall’assunzione di tali prodotti. Successivamente comparvero dei protocolli di alimentazione specifici, a carattere dimagrante e basati su altro contenuto proteico, che presero globalmente il nome di “dieta proteica” o “dieta iperproteica dimagrante“. Le più note sono:
dieta Scarsdale
La dieta Scarsadale prevedeva un drastico calo di carboidrati (fino al 30%) e un surplus di proteine sino al 50%. Il limite era molto semplice: il dimagrimento era molto visibile, poichè in questo modo la perdita di peso, per di più veloce, era assicurata, ma veniva accompagnata da perdite di liquidi e massa magra; il problema stava nel fatto che essa veniva recuperata sotto forma di massa grassa una volta tornati al proprio standard alimentare tradizionale.
dieta Atkins
Anche nel caso della dieta Atkins il mezzo per dimagrire era il bombardamento proteico, che determinava un precoce senso di sazietà. I problemi anche in questo caso erano (e sono): problemi per i reni, sforzo cardiovascolare, aumento del colesterolo.
dieta Zona
La definizione “dieta a zona” fu un nuovo termine adottato per indicare la dieta proteica, ma essa restava sempre soggetta ai problemi sopra elencati.
Si tratta, da come abbiamo potuto vedere, di un tipo di dieta proteica che utilizza come “canale di smaltimento” la riduzione, se non l’assenza di carboidrati. Questo sistema non porta ad una diminuzione della massa grassa, ma bensì ad un calo di peso dovuta alla perdita di acqua e massa muscolare del nostro corpo. Non bisogna sottovalutare, infatti, l’apporto dei carboidrati al nostro organismo. Sarebbe limitativo e superficiale considerarli semplici apportatori di calorie.
Una dieta proteica e a basso contenuto di carboidrati non consuma la quantità di grassi e zuccheri, “conservati” nel tessuto adiposo come riserva di energia. Per cui il grasso sottocutaneo (adipe) permane e si verifica solo una perdita di massa muscolare. Gli acidi di questi processi metabolici, inoltre, vengono espulsi, insieme al calcio e all’acqua, attraverso le urine, accelerando la comparsa dell’osteoporosi e mettendo sotto sforzo i reni.
La carenza di carboidrati (pane, patate, pasta…), con conseguenti dosi eccessive di proteine e grassi, possono produrre uno stato di chetosi, che conduce all’inappetenza, nonché all’intossicazione del corpo. E’ impensabile che tale carenza possa trasformare i grassi di tipo alimentare in grassi di deposito. A scapito dei Carboidrati, in queste diete sono favorite le Proteine di origine animale, forti di Colesterolo e Grassi secchi, che minano il nostro sistema cardiocircolatorio e aumentano l’incidenza a malattie gravi come i tumori, favorendo, inoltre, dolori articolari e acne.
La pericolosità della dieta proteica è accertata anche dagli studi EPIC (European Prospective Investigation into Cancer and Nutrition), che evidenziano come una dieta ad alto tasso proteico, a svantaggio dei carboidrati, aumenta addirittura il rischio di morte. E’ fondamentale tenere a mente che per una mens sana in corpore sano occorre ridurre in maniera drastica le proteine animali (pesce, uova, carne, formaggi), seguendo un’alimentazione ad alto tasso vegetale.
Problemi e rischi della dieta proteica dimagrante
Oltre i numerosi rischi che abbiamo già visto, dobbiamo ricordare quelli a cui sono soggetti coloro che praticano un’attività sportiva intensa e di resistenza, che necessità un notevole impiego di carboidrati, come il ciclismo e la corsa. Il bombardamento iperproteico è sconsigliato, inoltre, agli individui che soffrono di disturbi renali
Le diete con il surplus di circa il 50% di grassi provocano problemi digestivi piuttosto difficili da “maneggiare”, in quanto presuppongono una percentuale di grasso presente sollo in un numero esiguo di alimenti come burro e olio. Se l’individuo crede di far progressi verso il raggiungimento di una silhouette da manuale attraverso questo tipo di dieta dovrà ricredersi.
Infatti è frequente l’effetto yo-yo: si dimagrisce seguendo alla lettera tutte le indicazioni, ma poi si torna ad ingrassare tornando alle abitudine solite, per poi perdere nuovamente peso, in un circolo vizioso che sottopone l’organismo a un forte stress. L’elevato apporto di proteine incide molto sul nostro metabolismo, sovraccaricando i reni, impegnati nell’eliminare l’azoto presente nelle proteine. Un surplus calorico può:
- trasformarsi in grasso di deposito (quando le calorie sotto forma di grassi e carboidrati sono sufficienti a coprire la domanda energetica);
- essere usato per la domanda energetica (qualora le calorie sotto forma di grassi e carboidrati non fossero sufficienti).
Per questo motivo è opportuno e indispensabile associare a questi tipi di dieta una notevole quantità d’acqua.
La dieta proteica ha solo effetti negativi?
No, diciamo che gli effetti positivi sono limitati, ma ci sono:
- mantiene inalterato il livello di insulina;
- stimola la lipolisi e il dimagrimento;
- aumenta il metabolismo basale;
- stimola la secrezione ormonale (esempio testosterone). Un effetto importante per chi pratica sport come culturismo, rugby, dunque sport di potenza.
E’ importante però che la dieta proteica, così come tutte le altre, non sfoci nell’ortoressia, ovvero non venga estremizzata.
Consigli alimentari per la dieta proteica
Ovviamente per ogni tipo di dieta è necessario, e quindi fortemente consigliato, consultare un medico o un nutrizionista che possa seguire man mano i vostri progressi. In generale per una corretta alimentazione:
- limitare il consumo di dolci, zucchero o bevande zuccherate (soprattutto di sera)
- evitare di associare nello stesso pasto riso, pasta, cereali, pane, e non abusarne
- privilegiare frutta e verdure
- preferire la carne bianca (tacchino, coniglio o pollo) a quella rossa (manzo, maiale)
- ridurre i formaggi, favorendo comunque ricotta, robiola, crescenza, certosino o mozzarella
- non saltare prima colazione e merenda
- sostituire alla carne pesce o legumi almeno tre volte a settimana
Ricordiamo inoltre che la quantità di proteine destinate all’organismo non dovrebbe superare l’1,8-2 grammi/kg del peso del corpo o il 18-22% dell’ “entrata” energetica quotidiana, mentre i grassi il 40-45%. Il consiglio principale è seguire una dieta equilibrata sotto stretto controllo di un esperto, in modo da non mettere in pericolo la nostra salute e privilegiare un dimagrimento lento ma reale piuttosto che uno veloce e nocivo.
Siti internet per approfondire la dieta proteica dimagrante
Mia dieta
Sito con consigli sul proprio profilo dieta
Diete drastiche
Sito dedicato a tutte le possibili diete da seguire
Dieta e alimentazione
Un esempio di dieta proteica
Dieta bit
Un sito di approfondimento sulle varianti di dieta proteica
prima scrivete che non si perde massa grassa, poi scrivete che uno dei benefici è appunto la lipolisi….
l iperproteica non deve necessariamente essere composta solo da proteine e grassi in enormi quantita’,ma in teoria dovrebbe avere una normale colazione,poi pranzo e cena carne o pesce, certo evitando salsicce o prodotti poco salutari troppo grassi, e introdurre per saziarsi una enorme quantita’ di verdura e insalata…se si mangia proteine in quantita’ moderate il corpo non si affatichera’ troppo nello smaltimento di esse… succede questo al nostro corpo nel momento in cui mangiamo proteine: se nel pasto non ci sono zuccheri pronti,il corpo avra’ bisogno per digerirla di una tale energia che dovra’ per forza prendere tra grassi del corpo e massa magra… ma sara’ di piu il grasso ad andarsene visto che la nostra massa magra si riforma in fretta…all inizio il calo sara’ veloce non per la perdita’ di massa grassa ma di acqua che lo zucchero trattiene nel corpo..quindi saremo subito sgonfi al massimo,con benefici soprattutto per la cellulitre…il corpo sara’ piu tonico sin da subito.. faremo piu pipi’…ma non è sempre per l eccesso di proteine se magari non si eccede..è perche’ il corpo non trattiene piu l acqua per la mancanza di zucchero..e cmq perche’ mangiando verdura è ovvio che l acqua che introduciamo deve essere espulsa..quindi non diciamo che l iperproteica fa male…perche’ basta contenersi e aggiungere verdura..il vero grasso perso lo si recupera soltanto se aumentiamo l insulina con troppi zuccheri… quello che si riprende dopo una dieta del genere è soprattutto la normale acqua che il nostro corpo trattiene per via degli zuccheri nei muscoli.
inoltre non si hanno smagliature… un tempo non esistevano la pasta e il pane e le bevande zuccherate… noi in teoria dovremo vivere di carne pesce uova e verdura… ecco perche’ poi si formanno problemi con l alimentazione ”normale”
Ricordo che la quantità giornaliera necessaria di proteine e’ di 1gr./ kg (peso ideale e non reale) Per es.: se si pesano 70 kg ma il peso ideale e’ di 60 kg la quantità di proteine sara’ di gr. 60 al giorno Dietista presso una struttura ospedaliera
Sto seguendo una dieta proteica da più di 2 gg dove ogni 5 giorni mangio solo carboidrati. Ho avuto un calo di peso solo di massa grassa. Certo non è un regime da seguire per tant o tempo ma aiut a a perdere qualche kg in più e riallacciare le gonne.