Come combattere l’acne con l’alimentazione
Benché si sia soliti stabilire un legame diretto tra il consumo di alcuni alimenti e la comparsa dei brufoli, il rapporto tra dieta e acne è meno stretto di quanto si possa immaginare. Se da una parte, infatti, fin da adolescenti ci si abitua a ritenere che fritture, cioccolato e dolci siano responsabili di sfoghi sulla pelle e foruncoli; dall’altra, invece, molte ricerche fatte negli ultimi anni hanno raccolto dati completamente differenti.
Attualmente, la comunità scientifica è concorde nell’evidenziare come la comparsa di acne sia favorita anche da un consumo eccessivo di cibi dolci. Alimenti come yogurt e bibite zuccherate, ma anche pane bianco, succhi di frutta con quantità notevoli di saccarosio, dolciumi e prodotti di pasticceria contribuiscono a potenziare i livelli di insulina, responsabile dell’incremento della sintesi di androgeni. In sostanza, si tratta di ormoni che contribuiscono alla produzione di sebo da parte della pelle.
Il sebo non è altro che la massa oleosa che ingloba i residui delle cellule e occlude il follicolo pilifero dilatandone le pareti: l’accumulo di sebo è il responsabile dei comedoni (i famosi punti neri) e di conseguenza è causa anche della comparsa dei brufoli. In sostanza, un metodo valido per alleviare le manifestazioni di acne consiste nel diminuire la quantità di cibi ad elevato indice glicemico assunti quotidianamente.
Dieta anti acne: quali sono gli alimenti da evitare
In generale, poi, l’acne viene combattuta semplicemente seguendo una dieta anti acne, basato su apporti moderati di grassi e carboidrati e sul consumo regolare di sali minerali, vitamine e fibre: spazio a legumi e pesce, dunque, mentre dovrebbero essere banditi gli alcolici. È preferibile limitare il sale, e mangiare almeno quattro o cinque porzioni di frutta e verdura al giorno: in questo modo, si incrementa l’apporto di fitocomplessi, che contribuiscono a equilibrare le funzioni biologiche. Per riassumere: bene uova, carote, spinaci, peperoni gialli, fegato e peperoni rossi, ricchi di vitamina A, fondamentali per mantenere sana la pelle; bene anche il pollame e il pesce, che costituiscono una fonte ricca di zinco (valido nel favorire la guarigione della cute in caso di disturbi). Chi soffre di acne deve invece fare finire nella lista nera di alimenti proibiti, oltre ai già citati alimenti ricchi di zuccheri, anche caramelle, cibi fritti o particolarmente grassi e snack salati. Vale la pena di mettere in evidenza, poi, che per contrastare forme non patologiche di acne può risultare utile associare a una dieta corretta l’utilizzo di vari integratori, ricchi di fibre e anti-ossidanti, ma soprattutto di acido pantotenico e vitamine. La vitamina C, presente soprattutto negli agrumi, contribuisce a velocizzare la guarigione dalle ferite e incrementare la resistenza della pelle alle aggressioni esterne; inoltre, la vitamina E, presente nell’olio di oliva, nella soia, nel germe di grano e nell’avocado, ha effetti positivi in generale sulla cute. Infine, la vitamina B, contenuta specialmente nella carne di maiale, nelle verdure a foglie verdi, nei legumi secchi e nelle patate, favorisce la divisione e la crescita delle cellule.
Da non sottovalutare, in conclusione, è l’importanza dei probiotici (che contribuiscono a rendere più regolare la funzionalità dell’intestino). Nel regime alimentare possono, infine, essere inclusi tisane e infusi a base di carciofo e boldo (che hanno proprietà di purificazione del fegato) e di semi di zucca (che invece ha proprietà anti-androgene).