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La piastra per capelli

Il nome sembra assai strano: piastra per capelli. Ma la dice lunga sull’uso. Ogni riccio un tormento, ogni riccio un pensiero, ogni riccio una spesa…non sono davvero amici delle donne i capelli ricci. Per non parlare di quelli mossi! Tra i due, non è certo quale sia il male minore. Da un lato, il riccio sembra godere di maggior favore, perché comunque ha un senso: è sbarazzino, disinvolto, allegro, indomabile e per ciò accattivante; il mosso è invece a tutti gli effetti un ibrido, il classico ‘né carne né pesce’, una sorta di soprammobile insulso impossibile da rimuovere e per quanto sia tirato a lucido, curato e scintillante, rimane per la stragrande maggioranza delle fortunate che lo possiedono, una croce senza delizia.

Ma non è tutto oro quel che riluce, e se è vero che il riccio gode di una propria personalità, è altresì (tristemente) vero che rimarrà sempre uguale a se stesso: difficilmente potrà cambiar veste, se non per un breve lasso di tempo costruito ad arte dalle mani (e dal sudore della fronte) di un bravo parrucchiere: di fronte a certi ricci, anche l’hair stylist più quotato è comunque costretto a deporre le armi, perché è matematicamente impossibile domarli.

Per il mosso, invece, è tutta un’altra storia. Il mosso è nato apposta per essere stirato. In fondo, solo qualche piccola onda lo separa dalla forma che gli appartiene, la dimensione liscia. Senza troppa fatica, armati di phon quando si ha poco tempo e di piastra quando se ne ha molto, si passa da una capigliatura mossa ad una liscia in un batter di ciglia, e il risultato è inevitabilmente migliore.

Piastra per capelli

Ma anche il capello liscio ha i suoi problemi….

Ebbene si, anche le fortunate dotate di capelli lisci, invidiatissime dalle rappresentanti delle altre correnti di capello, conoscono i tormenti dell’insoddisfazione. L’erba del vicino è sempre più verde, e in alcuni casi i capelli che non spiovono come spaghetti diventano oggetti del desiderio, perché se è vero che il mosso e il riccio hanno i loro problemi, per onestà bisogna ammettere che anche il liscio non è tutto rose e fiori. Se molto sottile, è impossibile da piegare a qualsiasi forma di ragionevolezza: dritto scende e dritto rimane, e necessita di lavaggi frequentissimi, perché tende per natura ad ‘appiccicarsi’, per un risultato di certo non auspicabile.

Scegliere la piastra per capelli

Il rimedio universale per capelli che non piacciono è la piastra per capelli. Questo strumento magico consente di stirare o arricciare, a seconda delle esigenze. Certamente la più utilizzata è la versione che li rende lisci, perché al di là delle mode del momento la capigliatura dritta e setosa rappresenta un desiderio per chi non la ha; non dimentichiamo che il riccio è un capello malato e in quest’ottica l’aspirazione ad averlo ‘normale’, ‘sano’, è ancor più comprensibile.

Per realizzare l’effetto contrario, esiste invece la piastra per capelli che arriccia, tipicamente utile per produrre boccoli e onde, soprattutto sulle capigliature lunghe.

La piastra per capelli è entrata in commercio negli anni Ottanta -anno più, anno meno- ed è stata subito salutata come salvatrice dell’immagine delle donne di ogni luogo ed ogni età. Fino ad allora chi non aveva i capelli alla Catherine Spaak o alla Caterina Caselli era costretta ad ingegnarsi con metodi più artigianali, come la brillantina per ridurre l’effetto crespo; è evidente come si trattasse di un palliativo piuttosto che di una soluzione e come il problema rimanesse tristemente irrisolto. Al più, ci si aiutava con il phon, ma a parte le oggettive difficoltà legate all’esigenza di una buona manualità per ottenere un risultato vagamente soddisfacente, per i ricci non c’era comunque niente da fare, se non rivolgersi ad un parrucchiere e lasciargli metà dello stipendio se per caso si voleva essere sempre lisce.

Le più ardite ricorrevano addirittura al ferro da stiro. Si poggiava la testa sull’asse per stirare e si passava il ferro sulle ciocche di capelli accuratamente suddivise, come si fa per tovaglie e lenzuola. Il risultato era soddisfacente, ma lo stato dei capelli dopo simili aggressioni, nel corso del tempo, lo era molto meno….

La piastra per capelli ha rivoluzionato il mondo delle acconciature. Dalla sua comparsa, avere ragione dei propri capelli è diventata una possibilità concreta, non più una battaglia persa in partenza, perché con un solo strumento, semplice da usare, i capelli cambiano miracolosamente forma e dimensione, diventando quel che si desidera in quel particolare giorno o in quel particolare momento. La mattina ci si alza e si desiderano capelli lisci? Mezz’ora di piastra e i capelli che prima si arruffavano in modo incomposto all’altezza delle orecchie, ora scendono lisci e ordinati fino alle spalle. Se poi la sera si vuole tornare alla precedente identità – ma questo è un caso assolutamente raro! – basta lavarli e il gioco è fatto.

Svantaggi della piastra per capelli

Mai come in questo caso, va sottolineato che non è tutto oro quel che riluce. Riconoscere i vantaggi di un metodo fai da te non equivale ad ignorare il fatto che l’aggressione costante al capello non è utile dal punto di vista strutturale. Nella prospettiva estetica si, senza dubbio, ma i capelli come escono da queste procedure? Si tratta comunque di una emissione di calore molto forte, che in quanto tale mette a rischio l’equilibrio fisiologico del capello, perché lo stressa inducendolo ad assumere una natura che non è la sua.

Inoltre, una buona piastra per capelli deve essere realizzata secondo una serie di criteri tesi a salvaguardare appunto la salute dei capelli e a rovinarli il meno possibile. In ogni caso, sarebbe bene non farne un uso troppo frequente, non più di una volta a settimana, almeno, nel rispetto della delicatezza del bulbo pilifero e della naturale consistenza dei capelli.

Vantaggi della piastra per capelli

Capelli perfetti in ogni momento. Capelli perfetti in ogni occasione. Mediante la piastra, si possono stirare ma anche soltanto aggiustare se una ciocca ribelle sfugge o si vuole creare un effetto particolare. Nulla è impossibile: ricci dietro e lisci avanti, ricci con alcune ciocche lisce, ricci con la sola frangetta liscia. L’importante è utilizzarla con accortezza e metodo.

  • Primo passo.
    Attaccare la presa alla corrente e lasciare che si scaldi fino al livello indicato nelle più moderne dal display personalizzato: per capelli già lisci o docili va bene una temperatura sui 130°, mentre per le chiome spesse o difficili si può arrivare a 210°.
  • Secondo passo.
    Mentre la piastra raggiunge la condizione termica impostata, è necessario districare al meglio i capelli; lo strumento va passato su una superficie priva di nodi, in modo da stirare al meglio ogni ciocca, senza incontrare ostacoli.
  • Terzo passo.
    Applicare sull’intera capigliatura una lozione che la protegga. In commercio sono disponibili in grande varietà prodotti che salvaguardano la salute dei capelli prevenendo il rischio che possano rovinarsi. In crema, in spray, in olio, in gocce, poco importa: quel che conta è non lasciare la chioma in balia dell’azione del calore.
  • Quarto passo.
    Iniziare il trattamento. Una ciocca alla volta, a partire dalla radice per arrivare alle punte. Ingredienti richiesti: tempo, pazienza, braccia muscolose.
  • Quinto passo.
    Controllare il tempo prima di usare la piastra. La pioggia è nemica dei capelli, appiattisce i lisci e increspa i ricci. Inutile quindi lavorarli, perché sono destinati a durare poco.

Tipi di piastra per capelli in commercio

  • Piastra per capelli in ceramica
    Si tratta del modello base, quello che va bene per tutti, perché distribuisce il calore in modo uniforme, si riscalda rapidamente ed è efficace in poche passate. La ceramica assicura un approccio non aggressivo ai capelli, di sicuro meno pesante del metallo.
  • Piastra per capelli con ioni
    Il rilascio degli ioni garantisce protezione per i capelli, ma non solo, li ammorbidisce e idrata. In questo modo, il rischio di bruciarli diminuisce e l’effetto finale si arricchisce dell’elemento della naturalezza.
  • Piastra per capelli arricciante
    Lo dice il nome. Obiettivo di questo tipo di piastra per capelli è creare il riccio dov’era il liscio, il movimento in luogo della calma piatta. E’ adatta a tutti i capelli e il risultato dipende dalla loro lunghezza.

Produttori di piastra per capelli

REMINGTON
I prodotti Remington seguono la moda e propongono modelli per andare incontro a tutte le esigenze.

  • Piastra Professional Straight in a Stroke
    Tecnologia più design. Il rivestimento è in ceramica, diamante e teflon e consente la diffusione omogenea del calore nel giro di trenta secondi. In questo modo, la quasi totalità della capigliatura viene investita dal raggio di azione della piastra e il risultato, se utilizzata con metodo, è perfetto. Allegati allo strumento, un pettine e quattro clip per suddividere i capelli, e una custodia pieghevole.
  • Piastra Wet2Straight
    Indicata per i capelli ricci e per quelli molto spessi, anche se solo mossi. Non è necessario asciugarli e poi procedere a stirarli, si fa tutto in un’unica mossa: nel momento stesso in cui viene asciugata, la capigliatura è anche stirata: un solo passaggio, grazie al vapore che non danneggia i capelli, proteggendoli dall’azione nociva del calore. La piastra è stretta, dispone di un display per controllare la temperatura, di blocco di sicurezza e di spegnimento automatico dopo un’ora dall’accensione.
  • Piastra Remington’s Protect & Shine Sleek & Curl
    Garantisce un triplo effetto: il capello liscio, il capello brillante, il capello non crespo. La piastra è arrotondata e corredata di un display personalizzabile su cui monitorare la temperatura, nonché un utile DVD con le acconciature professionali da cui trarre indicazioni e prendere spunti. E’ particolarmente consigliata per i capelli corti e fini.

BABYLISS
Un must nel settore della cura per i capelli, grazie all’attenzione per le nuove tecnologie. Nella piastra per capelli Babyliss si coniugano professionalità e perfettibilità. Sono disponibili diversi modelli, pensati per le diverse esigenze dei diversi tipi di capello.

  • Piastra extrasottile
    E’ rivestita in ceramica, ha l’impugnatura ergonomica, il cavo molto lungo e lo spegnimento automatico. Utile per stirare qualsiasi tipo di capigliatura, consente di scegliere tra un massimo di venticinque temperature, e di inserire una originale funzione ‘turbo’.
  • Piastra stiracapelli
    Tre le temperature, da un minimo di 180 ad un massimo di 230°. Il riscaldamento avviene in modo quasi immediato, nel giro di pochissimi secondi. Ad esempio, nel caso di temperatura a 200°, la piastra impiega soli cinquanta secondi e scaldarsi.

PHILIPS – http://www.philips.it
Da un colosso nella produzione e vendita di elettrodomestici per la cura della casa e della persona, una linea di piastra per capelli attenta a qualità, convenienza e funzionalità dei modelli proposti.

  • SalonStraight DUO
    In ceramica, svolge un’azione protettiva sui capelli, poiché dopo averli stirati allontana da essi il calore, in modo che la sua permanenza non li rovini, grazie alle piastre interne rivestite in marmo. Proprio il marmo assorbe il calore durante l’uso, in modo che i capelli non siano aggrediti e rimangano sani nonostante il trattamento.
  • SalonStraight Freestyle
    Non solo capelli lisci. Le caratteristiche delle piastre Philipse – regolazione della temperatura, piastre in marmo, prodotto di qualità – si legano tra loro non solo per lisciare, ma anche e soprattutto per creare delle acconciature. Quindi capelli sani e acconciati ad arte.
  • SalonStraight Essential
    La temperatura non supera i 180°, perché a questo livello rende più duraturo il risultato. I capelli perfettamente stirati mantengono più a lungo la tenuta e, grazie al marmo del rivestimento, rimangono sani e naturali.
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