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Come depilarsi e perchè

La domanda “come depilarsi” se la pone la donna dalla notte dei tempi. Il primo pelo depilato apparteneva ad una donna egizia. E di conseguenza anche la colpa o il merito – a seconda della prospettiva – di aver indotto nel corso dei secoli le donne di tutto il pianeta a sottoporsi a torture inspiegabili. Nella società egizia le donne erano solite radersi i peli del pube attraverso un composto di resina in grado di eliminarli in tempi rapidi. Il corpo femminile, infatti, nell’antico Egitto esprimeva bellezza e purezza solo se completamente liscio: unica eccezione consentita, i capelli.

In Grecia la donna pelosa era scansata e considerata aberrazione tipica dei ceti bassi, come del resto a Roma, dove venivano utilizzate delle pinzette ad hoc per la delicata operazione. Plinio il Vecchio nei suoi scritti spiegava come depilarsi con una speciale pozione di “bacche di sambuco, olio di lentisco e feccia d’aceto bruciata”.

Diverse pratiche depilatorie erano inoltre state introdotte a Roma dagli schiavi orientali, poiché in Oriente la depilazione era addirittura prescritta dalla legge, che indicava in un miscuglio di calce e trisolfuro di arsenico il rimedio contro gli inguardabili peli pubici. Un impacco caldo e via, il pelo era tolto.

Come depilarsi

Le giapponesi ricorrevano invece a rimedi grossolani come il pellame dei pescecani essiccato: bastava strofinare e i peli cadevano stecchiti, come polverizzati. Si continuò così fino al 1500, quando Caterina de’ Medici vietò la depilazione alle donne in stato di gravidanza e la pratica conobbe una fase di declino, salvo perpetuarsi secondo la tradizione di ogni luogo.

Nel secolo scorso la moda inizia a cambiare e, come sempre, l’evoluzione del gusto si ripercuote su molti aspetti della vita quotidiana, depilazione inclusa: riposti i corsetti e le ampie gonne a campana, le donne si trovano alle prese con i modelli più corti, che lasciano scoperte le gambe anche quando rivestite dalle calze. La trasparenza del collant diventa un must irrinunciabile e di conseguenza si presenta come altrettanto imperativo non solo provvedere alla depilazione, ma anche farlo in modo sicuro, per evitare di ricoprire le gambe di lesioni e sfregi.

Inizia così, nel tentativo di studiare il modo migliore come depilarsi, lo studio di sostanze che supportino una attività regolare da parte femminile, e un esempio di come inizialmente si brancolasse nel buio e si tendesse a dar credito a chiunque pur di ottenere il risultato agognato, è rappresentato dalla nota ‘Rusma Turca’. Inventata da uno stregone, la pratica prevedeva una mistura di elementi tra i quali la calce e lo zolfo, e fin qui niente di strano; il fatto che invece l’impasto dovesse soggiornare sulla pelle dell’interessata fino a produrvi un principio di ustione che ovviamente ‘distruggeva’ il pelo lascia un po’ a desiderare.

Si deve attendere fino al dopoguerra per incontrare il precursore delle moderne strisce depilatorie, basato sul solfidrato di calce in luogo della calce pura: a noi sembra fantascienza, ma all’epoca ha rappresentato una rivoluzione del come depilarsi rispetto ai metodi a dir poco barbari fin allora praticati.

Al giorno d’oggi, c’è solo l’imbarazzo della scelta, il problema è semmai orientarsi tra la gamma a dir poco infinita dei prodotti studiati per eliminare in modo più o meno duraturo i nemici giurati della femminilità. Oggi la donna può scegliere tra la depilazione temporanea, pratica ed economica, la definitiva, impegnativa e costosa, e la via di mezzo, quella che libera dal problema per un periodo di tempo.

Perché abbiamo tanti peli?

Sono poche le fortunate che non si sono mai poste questo interrogativo, che non si sono afflitte per lo sconforto di doversi sottoporre continuamente a questa pratica, di dover soppesare occasioni e abbigliamento in funzione di quella insensata, inutile e antiestetica peluria collocata saldamente su zone più meno estese del corpo.

La colpa è tutta dei follicoli. Purtroppo il follicolo contiene il pelo, e piuttosto che nasconderlo tutto nel derma ne lascia una parte libera, in bella vista: il fusto. E il caro fusto, non pago di rovinarci la vita con la sua sola presenza, si prende anche la briga di ricrescere dopo ogni depilazione. Quando si parla di scherzi della natura….

Come depilarsi: depilazione o epilazione?

Depilazione ed epilazione sono due parole di uso comunissimo, tanto comune che spesso vengono confuse, eppure sono ben diverse. Entrambe hanno a che fare con il come depilarsi, ossia la rimozione dei peli superflui e inestetici, ma cambia il metodo di intervento. Il termine depilazione indica la rimozione dei peli dalla superficie cutanea, mentre con epilazione si intende l’eliminazione di tutto il pelo, non solo del fusto ma anche del bulbo. Conoscere le differenze tra questi due metodi è importante per sapere come depilarsi bene.

Strumenti per la depilazione

Gli strumenti da conoscere per sapere come depilarsi e raggiungere l’ambizioso obiettivo della pelle liscia rientrano in due classi, i meccanici e i chimici: tra i meccanici si annovera il rasoio, amatissimo benché molto criticato, mentre per i chimici il discorso è più complesso perché tutti si basano su agenti alcalini per distruggere la cheratina presente nel pelo e poi si differenziano per l’impiego di solfuri o acido tioglicolico. Il depilatore chimico viene prodotto in forma di crema, di pasta gelatinosa, di stick e richiede al termine dell’applicazione un meticoloso lavaggio della parte, in modo che non rimangano residui delle sostanze utilizzate.

Il rasoio viene generalmente sconsigliato dagli esperti, in primo luogo perché va ad eliminare soltanto la parte superiore del pelo e la conseguenza immediata è la ricrescita dello stesso in tempi a dir poco rapidi; inoltre, i nuovi peli crescono più duri e incattiviti che mai, proprio come accade per la barba maschile, e di sicuro un peluria fitta e irta sulle gambe non è il massimo per una donna.

Di contro, le affezionate ne esaltano il pregio di immediata visibilità: è rapido, indolore, non comporta traumi né per la pelle né per la psiche. E’ vero, occorre ripetere l’operazione ogni giorno, ma nella libertà di decidere del proprio tempo, di non patire sofferenze atroci (vedi ceretta…), di non mettere a repentaglio l’estetica della gamba (ancora la ceretta, può provocare la rottura di capillari…e un capillare rotto deve essere poi eliminato con il laser….), di non spendere un patrimonio quando con una semplice lametta bi-lama o un rasoio e una buona schiuma depilatoria si può raggiungere un ottimo risultato.

E poi siamo oneste, quale donna è davvero perfetta ogni giorno? E’ innegabile che chi utilizza il rasoio si ritrova a combattere con gli odiati ‘spuntoni’ del giorno dopo, ma le virtuose che utilizzano creme, saponi e ceretta, non devono forse convivere con i peli per alcuni giorni, visto che i depilatori chimici agiscono sul pelo solo se ha una certa lunghezza? E allora come depilarsi nella maniera migliore?

Strumenti per l’epilazione

In principio fu la pinzetta, ai giorni nostri c’è l’elettrocoagulazione, che è a tutti gli effetti una pratica di stampo paramedico per via dell’impiego di un ago che raggiunge il bulbo e lo incenerisce all’istante.

Ma esistono anche dei percorsi intermedi, come la ceretta, che rappresenta la pratica depilatoria più utilizzata in assoluto (seguita dal sempreverde rasoio): nella forma a freddo viene spalmata una sostanza a base di glucosio che è poi rimossa tramite una tela compatta, mentre nella versione a caldo l’elemento predominante è la cera d’api e anche qui si strappa ma solo dopo il raffreddamento dell’impasto.

Inutile dire che entrambe le varanti sono abbastanza dolorose: si tratta di uno strappo, basta moltiplicare per il numero più alto che si conosce il fastidio prodotto dallo strappo di un cerotto per avvicinarsi ‘un pochino’ a comprendere la portata dell’operazione.

Il vantaggio del metodo ceretta è che il follicolo pilifero viene dilatato dalla sostanza applicata e, a fronte di uno strappo eseguito in modo corretto, il pelo è rimosso completamente – bulbo compreso – e di conseguenza la ricrescita è molto più lenta. Il pelo deve infatti ‘ricostruirsi’ per intero, il che richiede tempo, e comunque esce indebolito dallo strappo.

L’elettrocoagulazione rappresenta invece una vera e propria arma di distruzione di massa contro la malefica peluria. Come un implacabile Terminator, l’ago guidato dall’operatore estetico distrugge il bulbo grazie alla corrente ad alta frequenza. Tutto qui, niente strappi, niente dolore, solo molta pazienza perché non si risolve con una sola seduta.

Rallentare la ricrescita dopo la depilazione

Sogno o realtà? Sembra che finalmente qualcuno abbia scoperto che esistono delle sostanze vegetali che riescono ad agire sulla rapidità di ricrescita dei peli. Questa meraviglia si trova in natura e nonostante le necessarie cautele, la notizia è di quelle sconvolgenti.

Ma come accade il miracolo? Se consideriamo come esempio la papaina, questa sostanza contenuta nel succo della papaia utilizza le proprie virtù cheratolitiche contro il bulbo del pelo, che ne esce indebolito e necessità di più tempo per riprendere a proliferare e quindi a riprodursi.

Altre sostanze utili allo scopo sono degli oli essenziali in cui sono presenti delle componenti chimiche che rallentano la ricrescita del pelo, grazie alla forza complessiva degli elementi che li compongono.

Ipertricosi

L’ipertricosi indica una eccessiva crescita dei peli sul viso. Inutile sottolineare il dramma. In genere si verifica dopo la pubertà, soprattutto per quanto riguarda le donne: disfunzioni ormonali oppure un accumulo di stress oppure l’utilizzo di creme a base di grassi animali come la vaselina, possono comportare in soggetti predisposti la comparsa di una peluria più o meno fitta sul viso.

E ancora, tra le cause si annovera la detersione scorretta della pelle, che non riesce ad eliminare le impurità accumulate ed evolve verso una situazione di proliferazione pilifera per via dell’ostruzione dei follicoli; stesso percorso per la secrezione sebacea eccessiva.

Ma chi è afflitto da questo problema non disperi, esiste una soluzione legata non solo alla eliminazione dei peli dall’area del viso (mediante procedure laser non invasive, che rispettano la delicatezza del derma facciale), bensì all’individuazione delle cause scatenanti del fenomeno, per i quali può essere predisposta una specifica cura.

Semplici regole su come depilarsi con epilazione e depilazione

  • Per non avvertire dolore (o almeno, non troppo), distendere la pelle, soprattutto se si usano le pinzette, che catturano i peli dalla base
  • Dopo la depilazione, applicare dell’acqua fredda sulla zona, in modo da ridurre o evitare l’eventuale gonfiore
  • Non utilizzare per nessun motivo lozioni profumate per minimo ventiquattro ore
  • In caso di impiego di rasoio o lametta, ricordarsi di fare ‘pelo e contropelo’, per eliminare tutti i peli, compresi i famigerati puntini neri che rimangono in genere visibili con una sola passata. Nel caso delle ascelle, iniziare partendo dal centro e poi spostarsi in alto e in basso. Per le altre zone, è buona norma radere il pelo nella direzione in cui cresce
  • Il momento migliore per la depilazione, con qualunque mezzo sia effettuata, è dopo la doccia, perché la pelle è morbida e perfettamente pulita
  • Mai depilarsi in caso di: problemi alla cute (lesioni, eruzioni cutanee, forme acneiche), peli incarniti, trattamenti di bellezza (massaggi con lozioni).

Epilatore elettrico

Per chi preferisce soffrire in solitudine, per chi vuole essere l’unico artefice della propria pelle liscia come seta, per chi non può o non vuole spendere grosse cifre nei centri estetici: per tutte loro è nato l’epilatore. Ossia come depilarsi meccanicamente.

Celebre strumento di tortura degli anni Novanta sotto il nome di epilady, è stato oggi addolcito in versioni che mostrano pietà per la pelle umana. Oggi l’epilatore elettrico non estirpa il pelo con violenza, ma grazie a testine adattabili e a tecnologie raffinate, esercita una pressione significativa soltanto la prima o la seconda volta, perché poi il derma si abitua e i fastidi lasciano il posto ai soli vantaggi.

Principali produttori di epilatori elettrici

  • BRAUN
    Alla Braun si deve il capostipite degli epilatori, il famoso Silkepil, uno di quegli epilatori della vecchia guardia, di quelli che facevano urlare per il dolore e lasciavano la pelle arrossata e dolorante. Ne è passata di acqua sotto i ponti ed oggi la Braun rappresenta per il settore un punto di riferimento e per i consumatori un marchio fidato a cui chiedere il meglio…per ottenerlo. Oggi Braun parla il linguaggio dell’innovazione, e nel rispetto della sua brand identity per cui “la forma segue la funzionalità” propone un nuovo modello all’avanguardia per concezione e stile. Il merito è tutto della nuovissima testina pulsante sonica, che emette delle micro-pulsazioni mediante le quali il pelo si solleva da solo, è stimolato a sollevarsi da solo, e in tal modo agevola la rasatura, anche nei punti difficili da raggiungere. E poi c’è la possibilità di un sistema di taglio incrociato e di una lunga autonomia per l’utilizzo senza batteria.Accanto a questi modelli innovativi convivono comunque tutti i modelli che hanno fatto la storia dell’azienda e della depilazione, in modo che ognuno possa scegliere in base alle proprie esigenze, tra semplicità e tecnologia, ma sempre all’insegna della qualità.
  • PHILIPS
    Storica azienda specializzata nella produzione di elettronica su vasta scala e di prodotti per la cura della persona sempre attenti alle esigenze del singolo, Philips nasce ha conosciuto uno straordinario sviluppo grazie alla costante ricerca di uno standard qualitativo sempre più alto. Per la cura del corpo femminile e in particolare della depilazione, l’azienda propone una serie di modelli di epilatori che tengono conto delle caratteristiche specifiche di ogni persona piuttosto che offrire alla massa un modello stereotipato e generico, adeguato a tutti e a nessuno. Si spazia dai modelli base, che partono comunque da un livello alto, poiché propongono come elementi caratterizzanti i dischi ipoallergenici che attenuano le irritazioni cutanee, e un sistema di massaggio che, grazie alle alte frequenze, attutisce di molto la inevitabile sensazione dello strappo. A partire da queste certezze di fondo, Philips realizza versioni di epilatori elettrici che offrono di volta in volta qualcosa in più, fino ad oscurare del tutto la percezione del dolore: c’è il modello realizzato in ceramica, con impugnatura ergonomica e provvisto di refrigerante lenitivo per alleviare il fastidio; c’è il modello che include uno speciale sistema di massaggio attivo, una piccola spugna esfoliante e la possibilità di scegliere tra due livelli di velocità; c’è il modello che, attraverso “l’esclusivo sistema di epilazione Philips” riesce a strappare dalla radice ogni pelo, che poi ricrescerà sempre più indebolito. Ce n’è per tutti i gusti, tutte le tasche…e tutti i peli.
  • PANASONIC – http://www.panasonic.it/html/it_IT/index_IT/index.html
    Dal colosso dell’elettronica Panasonic, non solo modelli in vendita, ma un utilissimo prontuario su come affrontare il nemico pelo e debellarlo con intelligenza e perizia.Come preparare l’epilatore alla dura battaglia, come posizionarlo sulla pelle per causarle il minimo fastidio, in quali orario effettuare la depilazione e per quanto tempo: nulla è lasciato al caso, perché l’operazione è seria ed eseguirla in modo corretto è fondamentale, altrimenti si rischia di farsi male e non ottenere un risultato soddisfacente. I modelli proposti presentano doppia velocità, testine intercambiabili, custodia morbida, specifico spazzolino per la pulizia e si differenziano in base alla zona da depilare: alcuni sono adatti a gambe, braccia e bikini, mentre altri solo ad alcune zone, per le quali presentano caratteristiche specifiche, come una azione meno forte sulla zona bikini.
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