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il trattamento cranio sacrale

Non è un massaggio, ma un trat­tamento che si potrebbe definire di autoguarigione che, grazie all’aiuto delle mani esperte dell’o­peratore, permette di ritrovare uno stato di salute e di benessere. Particolarmente in gravidanza.

II respiro primario

Nato oltre un secolo fa dall’intuizione di un medico osteo­pata americana, William Garner Sutherland, il trattamento cranio ­sacrale si basa sul principio che nel nostro corpo esistono tre ritmi base, involontari e vItali: il bat­tito cardiaco, il respiro polmonare e il movimonto del liquido encefalo-rachidiano. che lui defini respiro primario, dal momento che è il primo movimento ritmico, simile a un respiro, che si manifesta già nella vita intrauterina. nella fase di primo abbozzo del tubo neurale del feto. In quest’epoca si organizza, infatti, una linea mediana cranio-caudale, che parte da quelle che saranno le ossa craniche, continua nell’abboz­zo vertebrate della colonna e arriva fino al sacro: sarà lungo questa linea che scorrerà il liquido detto, appunto, encefalo-rachidiano.

II compito del liquido è quello di nutrire il sistema nervoso cantrale ed ammortizzare tutti gli stress di natura sia fisica che psichica che possono colpirci durante la nostra vita, mantenendo e riportando con­tinuamente il sistema nervoso in uno stato di equilibrio. La produzione e il riassorblmento ciclico del liquido producono un movimento continuo, chiamato movimento cranio-sacrale, che re­gistra un’espansione quando viene prodotto e una contrazione quando viene riassorbito, proprio come se si effettuasse una profonda respirazio­ne interna che, partendo dall’asse crania-sacrale, si diffonde in tutto il corpo e fa risuonare i suoi benefici ef­fetti mantenendo l’elasticità di tutte le strutture corporee.

A differenza di molte altre metodiche, il terapista cranio sacrale utilizza le mani per ‘ascoltare la ritmicità profonda del movimen­to del liquido e indurre il corpo ad allinearsi su questa ritmicità, che è più lenta rispetto ai nostri ritmi usuali, sempre frenetici e accelerati. Sembra strano a dirsi, ma servono mani esterne per consentirci di por­tare a galla e di sintonizzarci con un movimento che è dentro di noi ma che, distratti da mille sollecitazioni esterne, non ascoltiamo più. Anda­re ad ascoltare ci porta automatica­mente a frenare sull’acceleratore e a rallentare, allineandoci al nostro respiro primario e consentendogli di svolgere al meglio le sue funzioni e ripristinare l’equilibrio flsiologico di ogni parte del nostro corpo, ripor­tandoci in uno stato di salute, intesa nel senso globale di benessere sia fisico che psichico.

Alla ricerca del ritmo con il trattamento cranio sacrale

La gravidanza e una fase di grandi cambiamenti. Da un punto di vista fisico il corpo si prepara, in poco tempo, a trasformazioni notevoli: la pancia cresce, la colonna verte­brate si adatta per sostenere il peso del bimbo che si sta sviluppando e la nuova situazione ormonale ren­de i legamenti più rilassati. Sono cambiamenti che possono aumentare e causare dolori lungo tutta la colonna, fino a interessare il nervo sciatico e il nervo crurale, che si ir­radiano lungo la gamba, soprattutto se si considera che le donne di oggi scelgono di avere figli sempre più tardi, quando la struttura ossea ha una minore elasticità e capacità di adattamento ai cambiamenti.

Tante le modificazioni anche a livel­lo emotivo. Pur nella gioia di aspettare un bambino, la futura mamma si sente spesso frastornata dalla nuova situazione ed è in preda a mille dubbi e timori. Ecco che allora possono facilmente insorgere disturbi di natura psicosomatica, come per esempio insonnia, ansia o tachicardia. In tutte questa situazioni il tratta­mento cranio-sacrale aiuta sia il cor­po che la mente a ‘normalizzarsi, a ritrovare il suo benessere andandolo a ricercare dentro di se, proprio in quel ritmo che si ripete lento, regolare e uguale da quando siamo nate. Con un vantaggio in più: il tratta­mento può essere effettuato per tutta l’attesa, fino alle ultime settimane, poichè quando il pancione didiventa ingombrante ci si può mettere sedute.

In sintonia con il bebè

Anche dopo la nascita il metodo cranio sacrale può aiutare la neomamma a ritrovare l’equilibrio psicofisico dopo il grande impegno del travaglio e a recuperare l’ela­sticità. Inoltre, permette di restitui­re tonicità al corpo, soprattutto se si è avuto un parto che ha compor­tato interventi medici, dall’episioto­mia fino alla ventosa.

Ma anche a livello emotivo, il trat­tamento aiuta la donna a entrare più facilmente nel suo nuovo ruolo e a sintonizzarsi con il bebe, favorendo l’instaurarsi del legame mamma-bambino e facilitando, di conseguenza, anche l’avvio dell’allattamento al seno.

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RedazioneRedazione1 Gennaio 1970

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