Diagnosi della celiachia in gravidanza
In effetti, le diagnosi sono in continuo aumento, probabilmente anche per la crescente conoscenza e informazione riguardo a questa condizione. Essendo i sintomi piuttosto sfumati e generic, tuttavia, capita ancore che il disturbo venga individuato e riconosciuto con un certo ritardo. Ma l’intolleranza al glutine può interferire con il concepimento e con la gravidanza? Se non diagnosticata, purtroppo si dal momento che il malassorbimento di sostanze nutritive può provocare gravi squilibri nutrizionali. come carenze di calcio, di ferro e di folati, con possibilità di rnalformazioni a carico del tubo neurale, alterazioni nello sviluppo scheletrico del feto e anemia. Inoltre, la situazione inflammatoria e autoimmune che si viene a creare può interferire con la capacità dell’embrione di attecchire e annidarsi nella parete dell’utero, aumentando così il rischio di aborto spontaneo nelle prime settimane di gestazione.
Se si hanno problemi di infertilità o di aborti ripetuti, oppure se si ha alle spalle una gravidanza in cui si sono avuti problemi di crescita fatale o nella donna viene riscontrata una condizione di anemia, tra i vari accertamenti è senz’altro opportuno sottoporsi anche alto screening per la celiachia. II protocollo comprende analisi del sangue, gastroscopia e biopsia della mucosa intestinale.
La dieta in gravidanza per le celiache
Ma esistono farmaci per trattare il disturbo? E, una volta diagnosticato, è possibile cercare subito la gravidanza o opportuno lasciar trascorrere un certo periodo? A tutt’oggi non esistono medicinali per curare l’intolleranza al glutine. Adottando una dieta priva di questa proteina, tuttavia, i danni della mucosa intestinale regrediscono in breve tempo. II consiglio, però, è di lasciar passare almeno sei mesi prima di un eventuale concepimento. In questa modo, non solo la donna avrà il tempo di adattarsi alla nuova alimentazione (all’inizio, non è così facile e si corre il rischio che si creino squilibri nell’assunzione dei vari nutrienti), ma avrà anche una maggiore garanzia di avere eliminato qualsiasi anticorpo anomalo in circolo nel sangue.
Inoltre, due mesi prima del concepimento, per tutte le donne ma ancora di più per le celiache è molto importante l’assunzione di acido folico al line di annullare, o quasi, il rischio di malformazioni, soprattutto di difetti di chiusura del tuba neurale.
E se la diagnosi arriva a gravidanza già avviata? In questo caso. sarà compito del medico curante valutare se il malassorbimento ha prodotto carenze di ferro o di calcio ed eventualmente prescrivere integratori di questi minerali. La futura mamma cui la celiachia è stata diagnosticata per tempo e la cui alimentazione, priva di alimenti che contengono glutine, ormai collaudata, può invece stare tranquilla: l’interferenza con la gravidanza è praticamente nulla.